Vendute, violentate e filmate
Il dramma di due sorelline
di 6 e 8 anni vittime di abusi

L'avvocato Carlo Taormina
di Silvana Cortignani
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Lunedì 20 Ottobre 2014, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 13:28
Due sorelline di Capranica vendute dal padre a una banda di pedofili. È la brutta storia già oggetto di un’indagine e di un procedimento giudiziario in corso al tribunale del capoluogo. Si tratta di due bambine di 6 e 8 anni, costrette a soggiacere alle perversioni sessuali di adulti sotto gli occhi delle telecamere in un’abitazione di proprietà del genitore nelle campagne della bassa Tuscia. Telecamere che erano state fissate apposta sul soffitto della camera da letto matrimoniale in cui avvenivano gli abusi, regolarmente filmati e fotografati da un professionista 40enne indagato per violenza sessuale aggravata su minori, in concorso con i genitori - sono trentenni, entrambi stranieri - delle bambine.



Il padre, inoltre, è indagato per maltrattamenti in famiglia in quanto avrebbe ingiuriato e minacciato la moglie e il figlio maschio, anche lui minorenne, che però, a differenza delle sorelle, non avrebbe subito abusi. Del delicatissimo caso si è occupato nei mesi scorso il nucleo anti-abusi della squadra mobile, col supporto di medici e psicologici, tra cui l’equipe ginecologica dell’ospedale di Belcolle, che alla fine di luglio ha confermato per entrambe le piccole la violenza.



Ma non basta, perché le bambine, allontanate da casa con il fratello e portate in un luogo sicuro, dovranno essere sentite in sede di incidente probatorio, per cristallizzare i loro ricordi e permettere loro di superare al più presto il trauma, tornando a una vita nei limiti del possibile normale. Tempi della giustizia permettendo, perché l’udienza davanti al gip Salvatore Fanti è stata fissata solo per il 9 dicembre.



Per questo i legali delle sorelline hanno presentato istanza al pubblico ministero Paola Conti per anticipare la data. «Contiamo sulla sensibilità del sostituto procuratore.
Si tratta di fatti gravissimi, conclamati da referti medici, l’incidente probatorio ha i caratteri dell’urgenza», ha sottolineato l’avvocato Carlo Taormina, il difensore di parte civile; mentre curatore speciale delle due minori è Fausto Barili.
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