Anziana legata e rapinata a Canepina, condannata a 5 anni l’ex fidanzata del nipote

Carabinieri
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Martedì 23 Febbraio 2021, 06:55 - Ultimo aggiornamento: 18:18

Anziana legata e rapinata a Canepina, condannata a 5 anni di reclusione l’ex fidanzata del nipote. La donna, 43enne ucraina, era stata fermata pochi giorni dopo il colpo messo a segno a luglio 2020. Colpo da 200mila euro, ma più ritrovati. Ieri la sentenza davanti al gup Francesco Rigato. Il pm Franco Pacifici aveva chiesto 8 anni.

La notte tra sabato 18 e domenica 19 luglio dello scorso anno, Liliana Barzocchi, 91enne di Canepina - che non si è costituita parte civile nel procedimento -, fu immobilizzata nel suo letto da tre rapinatori, che dopo averla legata e imbavagliata le svaligiarono la casa.

L’anziana donna, molto conosciuta in paese, fu ritrovata solo al mattino ancora costretta nella sua camera dalla badante, arrivata per aiutarla come ogni giorno.

La badante l’aiutatò a sciogliere i lacci che la costringevano e chiamò aiuto. 

Sul posto, oltre ai sanitari del 118 che costatarono lo stato di salute della donna, il nucleo operativo e radiomobile e quello investigativo dei carabinieri della Compagnia di Viterbo che iniziarono le indagini per risalire alle identità dei dei banditi.

Fu proprio la vittima a raccontare agli investigatori di aver  visto tre persone, due uomini e una donna. E tre sarebbero le persone immortalate dalle telecamere del bar adiacente all’abitazione della donna.

Oltre ad acquisire i filmati di sorveglianza e a parlare con tutti i possibili testimoni, gli investigatori controllarono tutte le frequentazione della donna per capire se tra loro poteva nascondersi il gancio che aveva portato i rapinatori nell’abitazione.

L’unica a finire tra le maglie della giustizia fu la 43enne ucraina ex fidanzata del nipote della donna, assistita dall’avvocato Marco Valerio Mazzatosta.

I due complici, così come il bottino, non sarebbero mai stati rintracciati né identificati. Nonostante la certezza che il colpo, da oltre 200mila euro, non sia stato il frutto del caso. I tre, secondo gli investigatori, avrebbero pianificato la rapina sapendo di trovare un ricco bottino. Chi ha colpito molto probabilmente sapeva che in quell’appartamento al centro storico di Canepina, di facile accesso, c’era molto da asportare.

Nonostante la prima condanna sia già arrivata, la donna ha infatti scelto di essere giudicata con rito abbreviato che consente lo sconto di un terzo della pena, le indagini non sembrerebbero ancora chiuse. Sul registro degli indagati ci sarebbe anche un altro nome: quello del nipote della 91enne indagato di favoreggiamento. 

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