Niente campo per l'oratorio, lo sfogo di don Pino: «Il Comune mi aveva dato l'okay, ci ho speso tempo e soldi»

Don Pino tra Angelo Peruzzi e Patrizio Fimiani
di Massimo Chiaravalli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 13 Aprile 2017, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 15:24

«Ci ho speso soldi e tempo, sono state fatte insinuazioni, alla fine possono fare come gli pare, non mi interessa niente». Case al posto del campo per la parrocchia “Don Alceste Grandori”? L’allarme sul terreno in località Merlano lo ha lanciato Gianmaria Santucci su Il Messaggero. E adesso don Pino Curre conferma che qualche problema c’è.

Il terreno è inserito nel piano delle alienazioni perché il Comune ora vuole venderlo. Mentre una precedente delibera di giunta assegnava alla parrocchia il diritto di superficie. «E’ una situazione che conosco bene. Purtroppo questa città è quella che è – dice don Pino – ma non voglio creare problemi a nessuno perché sono un prete. Volevo solamente che si realizzasse quella che era la finalità del terreno, lasciato dall’Eca per l’assistenza ai ragazzi». Cosa è successo invece? «All’inizio mi è stato detto okay, tranquillo, poi sono sorti dei problemi politici di una o due persone che non lo vogliono perché i ragazzi possono fare confusione e creare magari problemi alla gente che sta lì vicino. Allora ho detto fate come vi pare, non mi interessa niente».

Don Pino è amareggiato e cerca di scansare le polemiche, ma non si sottrae a una ricostruzione della storia. «Ho speso soldi e tempo per realizzare qualche cosa – continua – che però non vogliono. Dopo è venuto fuori che forse dietro di me c’era Camilli (patron della Viterbese, ncd), poi altri problemi. Tutte stupidaggini. Sto tranquillo e vediamo cosa esce fuori». Il suo obiettivo sarebbe «creare un campo da calcio per far giocare i ragazzi in una città che non ha niente, dal punto di vista sportivo». E se ci volessero veramente fare case? «Non dico altro – conclude don Pino Curre - ma dietro qualcosa c’è, è normale. Non voglio fare polemica, però: siamo a Pasqua, stiamo tranquilli e vediamo gli sviluppi».

Ieri intanto in commissione su questo argomento si sono alzati molto i toni, anche se il punto non è stato discusso a causa dell’assenza del dirigente. L’assessore Luisa Ciambella si è presentata paventando la possibilità di presentare querela. Ha informato della presenza di uno striscione con insulti pesanti a un noto politico, poi risultato essere il parlamentare del Pd Giuseppe Fioroni. La minoranza ha fatto fatica ad associarlo al tema all’ordine del giorno, finché non è stato accostato alle dichiarazioni della minoranza. Da annotare infine l’assenza degli esponenti di Forza Italia, nonostante l’auspicio della loro presenza da parte di Santucci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA