«Campane, rito della morte e i balli del Saltarello»: apre il Carnevale storico di Ronciglione

«Campane, rito della morte e i balli del Saltarello»: apre il Carnevale storico di Ronciglione
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Giovedì 6 Febbraio 2020, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 22:11
Benvenuti a Ronciglione, il Paese di Carnevale che apre nella Tuscia le kermesse chiamate a celebrare il periodo più pazzo dell'anno. Le iniziative inizieranno domenica 9 e si ripeteranno anche il 16, 23 e nei giorni canonici grassi di martedì (il 20) e di giovedì (25).

«Sarò di parte - spiega infervorata Silvia Scialanca, guida turistica, che promuove la festa con appassionato fervore dal suo profilo Faceboook - ma il nostro Carnevale è davvero qualcosa di unico ed emozionante e non parlo solo degli stupendi abiti sartoriali o degli attesissimi carri in cartapesta, ma anche di quell'atmosfera che si respira per le vie, di quel profumo di Carnevale che ci inebria ovunque».

Tra i più antichi dell'Italia centrale (si fa risalire la sua origine al 1538 quando papa Paolo III Farnese, per celebrare l'investitura del figlio Pier Luigi Farnese a duca di Castro e Ronciglione, concesse alla popolazione tre lunghi giorni di festa) e considerato tra i dieci più belli d'Italia, il Carnevale di Ronciglione si basa sul modello del carnevale romano rinascimentale e barocco. I suoi punti di forza? Luci, musiche, colori e sapori e poi eventi ineludibili. Intanto il corso di gala, quando, tra coriandoli e stelle filanti, migliaia di figuranti sfilano indossano meravigliosi abiti; quindi la cavalcata degli Ussari, che rievoca il periodo del dominio francese con i cavalieri al galoppo in abiti ottocenteschi.

Ma i protagonisti incontrastati della festa ci sono Nasi Rossi, membri di una confraternita fondata nel 1900 e divenuti una singolare maschera tradizionale. La loro specialità? Servire al pubblico assiepato in piazza maccheroni all'interno di vasi da notte. Una parola va dedicata ai carri allegorici. Ne sono stati realizzati sei (Rio; Ludopatia che mani: Le Stralunate; Le regina del ghiaccio; Riflessi marini), sotto la regia del storico mago della cartapesta, il maestro Rinaldo Capaldi.

Domenica alle 11, l'apertura del Carnival street artist show, festival degli artisti di strada; alle 11.30, in piazza della Nave, rappresentazione goliardica roncionese a cura del Padiglione delle Meraviglie; alle 12, apertura degli stand dei prodotti tipici e gastronomici; alle 15, passeggiata ed esibizione della Banda cittadina Alceo Cantiani e Majorette; alle 15,30, la parata storica degli Ussari; alle 16, il grandioso corso di gala: maschere, carri allegorici, gruppi mascherati e bande folcloristiche; per finire, sempre a Piazza della Nave, si balla il tradizionale Saltarello.
 
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