Buttafuori condannato per violenza sessuale sfugge all’arresto, l'avvocato: «Costituisciti»

Carabinieri
di Maria Letizia Riganelli
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 15:11

Buttafuori condannato per violenza sessuale sfugge all’arresto e fa perdere le sue tracce. E’ stato emesse un decreto di latitanza per Daniel Nuori. Il 21enne di Pomezia due mesi fa era stato condannato a 16 anni di carcere per aver abusato di una 17enne conosciuta in discoteca e averla sequestrata per giorni in un bad & breakfast. Nuori due anni fa era impiegato in un’agenzia di sicurezza e lavorava in una discoteca del Viterbese.

E’ qui che incontra la vittima, che allora aveva appena 17anni. Per lei matura subito un’ossessione e dopo la serata in discoteca inizia a darle la caccia sui social. Quando la ragazza asseconda la sua richiesta di uscire insieme niente sembrerebbe far presagire cosa sarebbe successo di lì a pochi giorni. Il bel giovanotto di Pomezia in realtà aveva un piano diabolico. In poco tempo l’imputato si sarebbe infilato in casa della ragazza affermando di essere il suo fidanzato.

E manipolandola l’avrebbe costretta a seguirlo in un motel dove sarebbe stata stuprata per diversi giorni. Nuori non era ancora stato recluso in quanto il suo difensore, avvocato Luigi Mancini, aveva presentato appello.

In attesa della fissazione era stata disposta la misura di sicurezza prima in un Rems con l’obbligo di risiedere nel Comune di Pomezia e di non uscire di casa nelle ore notturne. Misure che però sarebbero state puntualmente violate. Tanto che la Corte d’Appello di Roma aveva predisposto l’arresto. Ieri mattina i carabinieri si sono presentati a casa sua per eseguire la misura della custodia in carcere e non lo hanno trovato né in casa né nella cittadina dove avrebbe dovuto risiedere.

Nuori si sarebbe allontanato senza fornire giustificazioni, motivo per cui è stato emanato un decreto di latitanza. Il fuggiasco potrebbe trovarsi ovunque e i militari lo stanno cercando. «Nuori deve costituirsi - spiega l’avvocato Luigi Mancini -, gli ho scritto un messaggio al suo numero di telefono per dirgli di presentarsi al più presto ai più vicini carabinieri per non aggravar ancor di più la sua posizione».

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