Brigatista muore in cella a Viterbo, condannati due i medici

Brigatista muore in cella a Viterbo, condannati due i medici
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Giovedì 14 Marzo 2019, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 18:29
Brigatista morto in cella, condannati due medici di Mammagialla. Il 23 maggio 2011 Luigi Fallico, nome di battaglia corniciao, viene trovato senza vita in cella, nel carcere di Viterbo. La Procura apre un'inchiesta contro ignoti per eseguire l'autopsia sul corpo. Nel corso degli accertamenti vengono indagati due medici, Agostino Mecarini e Pier Paolo Margheriti, difesi dagli avvocati Roberto Massatani, Lorenzo Lepri e Giorgio Natoli.

Accusati dai magistrati di aver avuto una condotta negligente e di non aver disposto un immediato ricovero in ospedale, al reparto di cardiologia. Ieri mattina i due dottori sono stati condannati dalla giudice Silvia Mattei a 4 e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e al pagamento di una provvisionale di 10mila euro ciascuno, per ogni parte civile costituita. Ovvero il fratello e due sorelle di Fallico.

Il brigatista era recluso a Viterbo dal 2010. Era stato arrestato l'11 giugno 2009, mentre ricostruiva le Nuove Br e organizzava un attentato al G8 in Sardegna. Il 14 settembre 2010 viene trasferito a Viterbo perché il processo a suo carico si celebrava davanti alla Corte d'assise di Roma. Esponente della prima ora del Movimento comunista rivoluzionario-Nucleo Tiburtino, avrebbe avuto rapporti con Nadia Desdemona Lioce, la brigatista condannata in via definitiva all'ergastolo per gli omicidi di Marco Biagi e Massimo D'Antona; era ritenuto responsabile anche del fallito attentato alla caserma Folgore a Livorno.

Al processo i compagni di cella di Fallico raccontarono dei giorni precedenti alla morte. «Non stava bene disse il vicino di cella, altro ex brigatista, Riccardo Porcile cambiava spesso colore e si lamentava. Il 18 maggio eravamo nell'ora d'aria e ha avuto un mancamento. Abbiamo chiamato gli agenti e lo hanno portato dal medico che gli ha dato delle pasticche. Lì per lì era migliorato ma due giorni dopo, quando siamo andati a Roma per assistere all'udienza, stava di nuovo male. E il giorno dopo era morto». Fallico viene trovato senza vita alle 9.30 del 19 maggio nella sua cella. Il giorno prima aveva preso parte all'udienza davanti alla Corte d'assise di Roma.
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