Bracciano, discarica di Cupinoro
scoperto danno erariale per 4,7 milioni

Bracciano, discarica di Cupinoro scoperto danno erariale per 4,7 milioni
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Mercoledì 12 Febbraio 2014, 10:06 - Ultimo aggiornamento: 13 Febbraio, 09:33
Accertati dalla Finanza danni alle casse dello Stato per 4,7 milioni di euro riconducibili alla gestione della discarica di Cupinoro da parte della Bracciano Ambiente SPA. Coinvolti sindaci e commissari prefettizi di 37 comuni romani.

A conclusione di una complessa attività di servizio in materia di tutela della spesa pubblica locale protrattasi dal giugno 2011 sino ad oggi i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Civita Castellana, coordinati dal Comando Provinciale di Viterbo, hanno accertato un danno alle casse dello Stato per oltre 4,7 milioni di euro.



La scoperta del danno erariale consegue ad accertamenti disposti dalla Procura Regionale della Corte dei Conti tesi a verificare la gestione della società “Bracciano Ambiente S.p.a.”, interamente partecipata dal Comune di Bracciano (RM) e amministratrice della discarica di Cupinoro sita nel comune di Bracciano, ove, sino al 31 gennaio us, hanno conferito r.s.u. numerosi Enti locali della provincia di Roma. Più in dettaglio, venivano alla luce specifiche irregolarità commesse da ben 169 soggetti e 19 enti locali a vario titolo coinvolti riconducibili a:

Al mancato pagamento di interessi moratori da parte degli enti conferenti r.s.u. presso la discarica di Cupinoro;

Un rilevante debito accumulato dal Comune di Bracciano nei confronti della partecipata Bracciano Ambiente S.p.a., costituita “in house”; ente locale che, tra l’altro, proprio in ragione della sua partecipazione totalitaria nella Bracciano Ambiente S.p.a. ne ometteva anche “controllo analogo”;

Spese per cessioni di crediti ad istituti bancari e/o finanziari sostenute dalla Bracciano Ambiente S.p.a. per sopperire ad esigenze di liquidità causate da ritardi nei pagamenti da parte degli Enti locali conferenti r.s.u. presso la discarica di Cupinoro.



Al termine degli accertamenti tutti i soggetti coinvolti si sono visti notificare gli atti di messa in mora per il pregiudizio patrimoniale arrecato. In particolare, gli atti suddetti riguardavano ben 37 tra Sindaci e Commissari Prefettizi, avvicendatisi nel periodo 2008 - 2012, nei Comuni di Anguillara Sabazia, Bracciano, Campagnano di Roma, Canale Monterano, Capena, Cerveteri, Fiano Romano, Formello, Ladispoli, Magliano Romano, Manziana, Mazzano Romano, Morlupo, Riano, Rignano Flaminio, Sacrofano, Santa Marinella, Trevignano Romano e l’Unione dei Comuni Valle del Tevere di Soratte.



Recentemente, la Bracciano Ambiente S.p.a. è stata oggetto di attenzione mediatica per i fatti connessi alla chiusura della discarica di Malagrotta ed il trasferimento di rifiuti provenienti da Roma capitale proprio a Cupinoro, sebbene la volumetria di quest’ultima fosse in fase di saturazione. La vicenda era sorta in seguito alla situazione di grave criticità nella gestione dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Roma, per il cui superamento veniva disposto l’utilizzo fino al 31/12/2013 dello spazio di conferimento disponibile presso la discarica di Cupinoro, nel limite della volumetria massima di 20.000 ton. per lo smaltimento dei rifiuti urbani trattati provenienti dai Comuni di Roma Capitale, Fiumicino, Ciampino e Stato Città del Vaticano”, prontamente messi al bando e requisiti alla società. Contro la disponibilità data dalla società “Bracciano Ambiente” S.p.a. al recepimento dei rifiuti della Capitale erano insorte la cittadinanza locale e le associazioni ambientaliste, ulteriormente allarmate dalla successiva conoscenza di uno studio di fattibilità attestante la volontà di ampliare la discarica di Cupinoro fino a 4.800.000 tonnellate, trasformando, di fatto, il sito in una nuova Malagrotta.



Oggi, come noto, la discarica di Cupinoro non riceve più rifiuti, parte dei quali vengono sversati nella provincia di Viterbo.