dare l'allarme era stato un loro collega che, libero dal servizio, era andato a passare qualche ora di relax in spiaggia. Quando si è accorto di non aver più il cellulare con sé ha avvertito i carabinieri che, in poco tempo, sono riusciti a localizzare il telefono col dispositivo gps, che li ha portati dritti ai due marocchini.
Uno dei due è stato sorpreso mentre stava sostituendo la carta sim del proprietario del telefonino con un'altra. L'arresto in flagranza di reato è stato convalidato stamattina dal giudice del tribunale Salvatore Fanti. Padre e figlio hanno patteggiato due mesi e venti giorni con la condizionale e un'ammenda da 200 euro.
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