Bilancio, dal recupero dell'evasione tributaria 3,5 milioni di euro. Lega a gamba tesa sulla sindaca

L’ex assessore all’urbanistica Ubertini e il consigliere Micci contro «il protagonismo sui nuovi lavori: non sono opera sua»

Bilancio, dal recupero dell'evasione tributaria 3,5 milioni di euro. Lega a gamba tesa sulla sindaca
di Massimo Chiaravalli
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Giovedì 6 Aprile 2023, 07:18 - Ultimo aggiornamento: 16:12

«Sul Pnrr la sindaca dice balle». Ramoscello d’ulivo? Neanche a parlarne: Claudio Ubertini e Andrea Micci mandano di traverso la colomba a Chiara Frontini, mentre a palazzo dei Priori si inizia a discutere di bilancio, con la previsione di maggiori introiti sia dalle multe che dall’imposta di soggiorno.

C’è un motivo preciso per cui i due leghisti sono entrati a gamba tesa. «In questi giorni - dicono – sul Pnrr vediamo la sindaca intenta a svolgere due attività: attaccarsi medaglie al petto con il lavoro che stanno facendo gli uffici comunali e convincere l’opinione pubblica che la precedente amministrazione non abbia svolto alcun ruolo sulle opere che stanno prendendo forma in città». Lanciano anche un memo, ovvero «ricordiamo che l’indirizzo politico lo dà appunto la politica, quella che ha impartito le linee di sviluppo della città agli uffici dell’assessorato all’urbanistica a guida Lega nella precedente amministrazione, che hanno elaborato i progetti che prenderanno forma da qui ai prossimi mesi, e che si sono aggiudicati i fondi Pnrr».

Poi lanciano l’accusa più pesante sulla parte tecnica, «quella che prepara i bandi, pubblica le gare, apre i cantieri. Ciò su cui la sindaca - continuano Micci e Ubertini - sta mettendo il cappello, cercando di ritagliarsi un ruolo in questo cambiamento epocale innescato dal centrodestra, dicendo di aver rifatto i progetti. Balle». Perché? È «impossibile senza perdere i finanziamenti. La politica, quella del centrodestra che è stato alla guida di Palazzo dei Priori, ha disegnato la città del futuro secondo una sua visione, incarnata in quegli stessi progetti.

Visione, la nostra, che lei sta portando avanti, anche se vorrebbe far capire a tutto il mondo esattamente il contrario, perché probabilmente una sua visione lei non ce l’ ha».

Non mancano infine di far notare come il galateo istituzionale sia stato messo nel cassetto. «Non abbiamo mai visto un sindaco negare tutti i giorni davanti alla cittadinanza il lavoro dei suoi predecessori. Abbiamo visto, invece, due sindaci passarsi il testimone e tagliare nastri insieme all’inaugurazione di opere iniziate da uno e proseguite dall’altro. Esempi di alta politica per i quali bisogna esserci anche un po’ tagliati e che, siamo pronti a scommettere, non rivedremo più nel suo mandato».

Intanto in consiglio l’assessora Elena Angiani ha illustrato le cifre del bilancio. Tra le entrate spiccano i 450 mila euro di previsione in entrata dall’imposta di soggiorno. «È superiore agli anni precedenti per azioni che si spera incrementino il flusso di turisti». Dalle multe si prevedono 750 mila euro, ma 360 mila saranno messe nei crediti di dubbia esigibilità. Ancora entrate: 18 milioni dal’Imu, 3,5 dal recupero dell’evasione tributaria, 12 milioni dalla tassa sui rifiuti, quasi 7 dall’addizionale Irpef, 530 mila dalle pratiche edilizie, «un po’ in calo perché il settore - spiega Angiani - va verso il recupero delle cubature esistenti», 2 milioni dai Comuni che utilizzano la discarica, 350 mila dalla concessione dei loculi, dal forno crematorio 580 mila, 400 mila dai condoni edilizi e 800 mila dalla vendita dei rifiuti differenziati».

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