Belcolle, 39milioni di euro dal Governo. E Donetti (Asl) riceve il premio Minerva-Mammoliti

Zingaretti, D'Amato e Donetti
di Renato Vigna
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Venerdì 4 Marzo 2022, 06:20 - Ultimo aggiornamento: 09:20

Interventi antisismici e strutturali, adeguamento alla normativa antincendio, ammodernamento tecnologico, climatizzazione centralizzata degli ambienti e un completo restyling interno. Sono solo alcuni dei progetti che verranno realizzati a Belcolle grazie agli oltre 39milioni di euro stanziati dal Governo. Dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale a ottobre, Regione Lazio e ministero della Salute hanno siglato l’accordo che rende di fatto operativo quel piano di investimenti. A illustrarlo nel dettaglio saranno il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato questa mattina all’ospedale di Viterbo insieme al direttore generale della Asl, Daniela Donetti. L’occasione sarà utile anche per presentare la nuova plasma-emoteca, seconda nel suo genere in Italia, consegnata all’azienda sanitaria dall’Avis di Viterbo.

Intanto, i risultati raggiunti alla giuda della Asl sono valsi al direttore Donetti il premio Minerva-Anna Maria Mammoliti giunto quest'anno alla sua 31° edizione. Il riconoscimento, che ha il patrocinio del Senato, della Camera dei deputati e del ministero degli Affari Esteri, è attribuito a figure femminili che si sono contraddistinte in vari ambiti della vita sociale e culturale.

Alla dg è stato assegnato il premio per la sezione Sanità. Donetti, laureata a Parma in Economia e Commercio, ha lavorato in Regione Lazio e all'azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini, prima di diventare (nel 2015) direttore generale dell'Asl di Viterbo, dove ha attuato azioni concrete e riconosciute di miglioramento della qualità ed efficienza delle cure e dell'integrazione ospedale-territorio.

"Condivido questo riconoscimento – ha commentato Donetti nel ritirarlo in Campidoglio - con tutte le donne che, insieme a me, hanno vissuto con sacrificio e massima professionalità, questi mesi difficili dell'emergenza pandemica, visto che il Covid-19 ha mostrato che la maggior parte di coloro che sono stati in prima linea nella lotta alla pandemia sono proprio le donne, perché esse rappresentano il 70 per cento di tutto il personale sanitario e dei servizi sociali a livello globale".

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