Bagnoregio, non solo Civita: ecco il parco avventura di Carbonara. Il sindaco: «Uno così non lo avete mai visto»

La rupe di Civita di Bagnoregio
di Federica Lupino
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Martedì 21 Novembre 2017, 11:47
«Il nostro sarà tutta un’altra cosa». Francesco Bigiotti promette un progetto che lascerà a bocca aperta grandi e piccini. Di simili ce ne sono altri già nella Tuscia ma assicura che il suo stupirà tutti. Perché il sindaco non si accontenta certo del successo da guinness che il turismo ha avuto a Civita di Bagnoregio negli ultimi anni: vuole anzi fare di tutto il territorio che amministra un vero pacchetto da mettere sul mercato per intercettare flussi ancora maggiori.

Ed è con questa filosofia che nasce il Parco avventura a Carbonara, proprio all’interno del bosco che sorge ai lati della strada provinciale tra Celleno e il bivio per Vetriolo. «Proprio oggi (ieri, ndr) ho dato l’incarico per il progetto preliminare - sottolinea il sindaco - anche se abbiamo già un’idea molto chiara di quello che vogliamo fare. Partiamo dalle caratteristiche uniche del luogo che si presta alla perfezione per ospitare una simile attività che sarà innanzitutto ecosostenibile, con la massima attenzione al rispetto delle piante e senza utilizzo di viti o simili che possano danneggiarle».

Inoltre, con l’occasione tutto il bosco subirà una manutenzione straordinaria così da ricavarne cammini per percorsi immersi nella natura. Si tratta di un progetto che costerà diverse decine di migliaia di euro e che il Comune finanzierà in toto con fondi propri. Secondo i piani di Bigiotti, questa iniziativa creerà tra i 10 e i 17 posti di lavoro. Obiettivo: inaugurare il parco a luglio del 2018. Accanto al parco avventura, ne sorgerà anche uno tematico tutto dedicato ai dinosauri con le opere, perché di questo si tratta, dei fratelli Paolocci, sceneggiatori per molte pellicole famose. «Vogliamo completare la nostra offerta turistica così che i visitatori possano scegliere tra diverse attività. Nel prossimo futuro – conclude – realizzeremo anche il parco archeologico delle fornaci di Vetriolo e il percorso tra gli scavi paleontologici di Castel Cellesi».
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