Bagnaia, la riqualificazione di Valle Pierina resta un'incompiuta ma c'è il bivacco

Bagnaia, la riqualificazione di Valle Pierina resta un'incompiuta ma c'è il bivacco
di Simone Lupino
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Sabato 20 Maggio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 16:47

La riqualificazione di Valle Pierina a Bagnaia è una incompiuta. Nonostante alcuni interventi migliorativi realizzati dal Comune negli anni passati e in tempi più recenti, tutt’oggi molti punti attorno al grande parcheggio appaiono in uno stato di abbandono totale. Le ragioni sono dovute sia all’incuria, che a episodi di vandalismo.

Bagnaia, pullman abbatte colonnine. Autopark ed erbacce all'esterno di Villa Lante

Il cunicolo che collega piazzale don Egisto Fatiganti e piazza don Felice Pierini, sotto la chiesa di San Giovanni Battista, non invita neanche ad avvicinarsi.

Siamo a due passi dai nuovi giochi e al campo da basket inaugurati a febbraio dall’amministrazione Frontini (progetto già finanziato e risalente all’epoca di Michelini dentro un pacchetto di altre opere destinate alla frazione). Da quello che si capisce, la zona viene usata come luogo di ritrovo abituale per il consumo di alcol.

Villa Lante soffocata dalle auto, danneggiate le colonne della chiesa di San Giovanni Battista

C’è un vecchio cestino per l’immondizia, ma i frequentatori preferiscono rompere le bottiglie di birra vuote e infilarle sulle punte di un cancello. Non è l’unica cosa strana da segnalare: in strada ci sono infatti alcune sedie. Probabilmente sono state prelevate da un giardino di una casa abbandonata qua vicino (l’entrata è divelta) e messe a formare una specie di salotto. Di sicuro non per bere il the. La via è al buio e maleodorante. I muri pieni di scritte. In fondo ci sono anche i resti di un tavolo. E’ una delle zone rosse indicate nell’ordinanza antibivacco della sindaca, ma chi la frequenta non pare preoccuparsene.

Più transitato è sicuramente il sottopassaggio tra piazzale Fatiganti e piazza XX Settembre, percorso per andare a Villa Lante, come suggeriscono le insegne turistiche. Un tragitto contrassegnato alle erbacce (mercoledì scorso coprivano quasi per intero la rampa per i disabili) e dalle scritte sui muri, come quello precedente. Dopo la prima rampa di scale ci si trova davanti a una parete imbrattata con frasi e scarabocchi di ogni genere.

L’ultima rampa di scale, infine, è coperta da una tettoria che dovrebbe riparare i passanti dalla pioggia. Invece l’acqua filtra dalle tavole e dalle giunture, come si poteva costatare bene in questi giorni di maltempo. E rende i gradini molto scivolosi, oltre a formare un laghetto. Qualche segno di cedimento iniziano a mostrarlo i murales - questi sì veramente un capolavoro - realizzati qualche per abbellire il passaggio. Un'opera realizzata dall'accademia delle belle arti (Lorenzo da Viterbo" su richiesta del Comune. Alcune figure stanno perdendo l’intonaco e i colori. Avrebbero bisogno di un restauro.

Degrado e incuria anche in piazza don Pierini. Dove tra erba alta e rifiuti abbandonati sparsi qua e là (sotto il ponte sono state gettate anche quattro paia di scarpe), si registra pure un caso di spreco energetico: il lampione della luce all'angolo di palazzo Ridolfi acceso anche di giorno.

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