Auto rubate rivendute con prezzi d’occasione, assicurazioni contro l'imputato

Aula
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Mercoledì 21 Luglio 2021, 06:55

Auto rubate rivendute con prezzi d’occasione, al via il processo al proprietario dell’autosalone Billi di Ischia di Castro. L’imputato in pieno lockdown finì al centro dell’inchiesta “Castro”.

Un’operazione di polizia, coordinata dal sostituto procuratore Chiara Capezzuto, che portò alla luce un’attività di riciclaggio di veicoli di media cilindrata. Oltre all’imprenditore di Ischia di Castro fu arrestato a anche un 33 napoletano considerato la mente dell’attività criminale. Il modus operandi, ricostruito dagli inquirenti, era collaudato: le auto rubate sul territorio italiano venivano nuovamente poste in circolazione dopo la modifica dei numeri di telaio oggetto di ricerca, con quelli appartenenti a medesimi veicoli regolari circolanti in altre nazioni, creando di fatto dei cloni.

A essere prese di mira, quasi sempre, vetture di media cilindrata, rubate, nella maggior parte dei casi, nel napoletano e rivendute, attraverso il concessionario viterbese, ad ignari acquirenti a carico dei quali è stato poi operato il sequestro.

La polizia è riuscita a sequestrare 12 auto, restituite ai legittimi proprietari, e di individuarne altrettante, oltre a documentazione falsa utilizzata per riciclare i veicoli rubati.

Nel corso dell’operazione, sarebbe stata anche sventata una truffa ai danni di una compagnia assicurativa, alla quale uno dei due uomini aveva richiesto un indebito risarcimento danni per un furto, in realtà, mai subito.

Ieri durante l’ammissione prove si sono costituite parte civile 8 vittime, tra cui anche le agenzie assicurative. La difesa dell’imprenditore, avvocata Samuele De Santis, fin dal principio dell’indagine ha sostenuto che il suo assistito in questa vicenda fosse una vittima dell’indagato napoletano. Non avrebbe sapute che le auto vendute erano frutto di furti messi a segno in Compagnia. Il processo entrerà nel vivo a gennaio 2022.

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