Aspettativa di vita, la Tuscia resiste all'epidemia ma è ultima nel Lazio

Aspettativa di vita, la Tuscia resiste all'epidemia ma è ultima nel Lazio
di Luca Telli
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Martedì 9 Marzo 2021, 06:40

Aspettativa di vita, Viterbo sopra la media nazionale ma in coda nel Lazio. Nel 2020, tuttavia, tra la cinque provincie della Regione la Tuscia è quella che ha retto meglio davanti alla pandemia, con una flessione minima.  È quanto emerge da uno studio condotto dal centro studio Nebo. Una stima resa possibile grazie ai dati sulla popolazione residente al primo gennaio 2020, ai bilanci demografici di Istat attualmente disponibili, e ai dati sulla mortalità aggiornati dall’istituti di statistica alla fine della scorsa settimana.

Un trend già ipotizzabile a novembre nel pieno della seconda ondata seppure con numeri non ancora ufficiali. Nel complesso, l’impatto di Covid (tra calo delle nascite e +21% della mortalità rispetto alla media 2015/2019 tra marzo e dicembre, pari a 108.178 decessi) ha segnato un balzo indietro di 10 anni su scala nazionale, addirittura di 16 per alcune zone del nord dove l’epidemia si è accanita particolarmente e gli anni ‘persi’ sono stati fino a 5.

Nel viterbese, la speranza media di vita per le donne ricalca quella nazionale di 84.3.

Per gli uomini è leggermente superiore, 79,9 contro 79,7. Se confrontati con le altre realtà regionali, l’aspettativa di una donna della Tuscia è pari a quella di Frosinone, al di sotto di Rieti 84,4, Latina 84,7 e Roma 85,2.

Quanto ai maschi, peggio del viterbese va solo a Frosinone, 79,5. Oltre la soglia degli 80 Rieti, Latina e Roma con 80,1, 80,2 e 80,8.

Numeri «provvisori e suscettibili a oscillazioni in caso di nuovi ulteriori dati che saranno disponibili solo nei prossimi mesi», spiega in una nota il centro Nebo, che se rapportati a quelli del 2019 collocano la Tuscia tra le migliori (e più fortunate) province d’Italia, meno intaccate dal virus. Per le donne infatti la diminuzione è stata di 0,40 (calcolo in mesi mesi) 0,30 per gli uomini, numeri più morbidi rispetto alla doppia cifra di Frosinone, Latina e Rieti.

Nel dettaglio, una donna che risiede nella provincia di Roma vive, in media, 6mesi in meno. 7 a Rieti e Latina e 8 a Frosinone. Per gli uomini la forbice si allarga (in linea con l’andamento della pandemia che ha colpito più duramente la componente maschile della popolazione). Si vive quasi un anno in meno a Roma (0,80). Addirittura 18 mesi i meno a Latina e Rieti (1,50 e 1,40). Dodici mesi esatti in meno a Frosinone.

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