​Appalti truccati al Comune di Acquapendente, si va verso la prescrizione

Tribunale di Viterbo
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Maggio 2023, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 09:59

Appalti truccati al Comune di Acquapendente, si va verso la prescrizione. Giorni contati per il filone bis dell’inchiesta Vox Populi. Ieri pomeriggio il collegio del Tribunale di Viterbo ha dato mandato al pm Michele Adragna di controllare i singoli capi di imputazione per capire se i reati sono tutti già prescritti o uno, l’ultimo, potrebbe essere ancora in essere.

La verifica sarà resa nota il prossimo 20 giugno quando gli imputati scopriranno il loro destino. Nel filone bis sono imputati l’ex sindaco Alberto Bambini, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico del comune Ferrero Friggi, gli imprenditori Marco Bonamici ed Enrico Barberini e l’operaio Giuliano Colonnelli, accusati a vario titolo di turbativa d’asta, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione in concorso, non entreranno le comunicazioni captate in fase di indagine dalla polizia giudiziaria.

L’inchiesta è datata tra il 2014 e il 2015 quando un professionista del luogo si rivolse alla magistrati denunciato quello che lui considerava «un sistema di affido degli appalti ben collaudato».

Quello che scoprono poco dopo gli inquirenti è un presunto sistema illecito di gestione degli appalti pubblici nell’Alta Tuscia. L’unico capo d’imputazione che sembrerebbe ancora in vita è quello relativo ai permessi a costruire per un centro commerciale in località Cufaro di cui rispondono solamente l’ex tecnico Friggi e l’imprenditore Barberini.

Secondo l’accusa tra giugno 2014 e novembre 2015 il tecnico comunale avrebbe rilasciato permessi a costruire senza la valutazione d’impatto e quindi in tempi più rapidi. L’imprenditore, sempre secondo l’accusa, avrebbe ricambiato la velocità dei permessi con promesse di assunzioni e soldi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA