Civita Castellana, il sindaco uscente Angelelli: «E' stata una bellissima esperienzia. Lascio la politica»

Civita Castellana, il sindaco uscente Angelelli: «E' stata una bellissima esperienzia. Lascio la politica»
di Ugo Baldi
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Venerdì 24 Maggio 2019, 17:50 - Ultimo aggiornamento: 22:49
Gianluca Angelelli, tra pochi giorni, dopo dieci anni passati nella stanza principale del palazzo comunale di piazza Matteotti, lascerà la carica di sindaco di Civita Castellana. Depositerà la fascia tricolore nel cassetto e tornerà a fare l’avvocato.
Anche se il bilancio di fine mandato lo considera molto positivo, la prima cosa che farà sarà quella di staccare la spina con la politica: «Una scelta necessaria poiché le attenzioni saranno per la famiglia e il lavoro. Più avanti valuterò si riprendere contatti o meno, ma per ora dico basta. La politica mi ha stancato. A lungo andare la dimensione pubblica sovrasta quella privata e bisogna accettare questo nuovo modo di essere. Il telefono deve essere sempre acceso e la responsabilità della funzione impone di essere sempre rintracciabili a tutte le ore del giorno. E’ un grande onore, ma impone delle limitazioni altrettanto importanti e molta comprensione e pazienza, pertanto una pausa ci vuole».

Il più bel ricordo? «Quelli nelle scuole con i bimbi; lasciano sempre un buon ricordo. I loro sogni disegnati su Civita, spero che restino appesi nella mia stanza da sindaco».
L’emozione più bella? «Quando sono diventato sindaco e l’incontro con Alberto Sed reduce dai campi di concentramento».

Un progetto portato a termine di cui va fiero? «L’orto di Miretto, la variante mignolò, la nuova cittadella della salute, la struttura per i disabili via Berlinguer, il parco Ivan Rossi, il centro alzheimer e  la nuova Farmacia comunale».
La delusione? «Avrei voluto completare io l’iter del nuovo Piano regolatore, poichè pone le basi per un nuovo sviluppo della città e frena l'espansione».

Un messaggio ai civitonici ?«Insieme abbiamo consolidato la nostra posizione come riferimento per molti comuni limitrofi e la provincia, debbono i continuare ad essere aperti, capaci e di fare squadra. A loro va il mio grazie e l'augurio di restare punto di riferimento per tutti».
 
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