Alta velocità, stamani a Orte ferma il primo Frecciarossa

Alta velocità, stamani a Orte ferma il primo Frecciarossa
di Luca Telli
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Domenica 13 Giugno 2021, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 20:45

L’inizio di un nuovo viaggio. Oggi alle 6.43 a Orte ferma il primo Frecciarossa. Treno numero 9508 in direzione Torino, soste intermedie a Firenze, Bologna e Milano. «Una rivoluzione per la Tuscia – spiega Mauro Rotelli, deputato di FDI che stamani sarà a bordo per il viaggio inaugurale -, punto di partenza per lo sviluppo della nostra Provincia». Alle 22.20, lo stop della corsa di ritorno: treno 9563, proveniente da Milano in direzione Roma. 
«Forse ancora non è chiaro l’impatto che avrà la linea veloce sul territorio – continua Rotelli – Ci saranno benefici per il turismo, le imprese, per tre provincie, Rieti, Viterbo e Terni, e due Regioni: Lazio e Umbria. Orte si trasformerà in un punto di snodo cruciale, utile anche per i crocieristi in partenza e in arrivo al porto di Civitavecchia. Ci siamo conquistati un ruolo centrale nella geografia del Paese, ora dobbiamo cambiare passo. Dopo decenni iniziamo a uscire dall’isolamento».
 Partito nel 2018, con un’iniziativa all’esterno della stazione di Orte, il progetto aveva mosso i primi passi il 7 dicembre dello stesso anno con una prima riunione tra rappresentanti istituzionali dei territori coinvolti; era poi continuato con le lettere del 13 novembre 2018, del 21 marzo, 30 maggio e 19 settembre 2019, che l’assessorato regionale alla mobilità aveva inviato a Ferrovie dello Stato Italiane e Rete Ferroviaria Italiana. Negli ultimi mesi dal 2019 poi, poco prima dello scoppio della pandemia, l’accelerazione definitiva e la promessa di uno scalo anche a Orte dopo quello di Frosinone inaugurato a giugno 2020. 
«Non ci sono vinti in questa storia, ma solo vincitori perché oggi festeggiamo il successo di un intero territorio– spiega Fortunato Mannino, segretario della CISL -. Tutte le forze, in Regione, a livello locale e nazionale, hanno contributo a raggiungere l’obiettivo, lavorando per quattro lunghi anni senza mai smettere di credere nel progetto. Ripartiamo da qui verso quell’idea di sviluppo e crescita che la Tuscia aspetta da due decenni». 
Guarda con un sorriso al viaggio inaugurale della nuova fermata Mannino, ma già pensa al modo migliore per amplificarne al massimo le potenzialità.
 «L’obiettivo è quello di ridurre al minimo i disagi per chi arriva Orte – conclude -.

Intendo dire che l’alta velocità va supportata da un disegno infrastrutturale altrettanto ambizioso con in testa la Orte Civitavecchia. Per riuscirci abbiamo un’unica strada a disposizione che inizia con il fare tesoro della lezione del Frecciarossa»

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