Alta velocità Orte, Giuliani: «Successo del territorio, ora le infrastrutture»

Alta velocità Orte, Giuliani: «Successo del territorio, ora le infrastrutture»
di Luca Telli
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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 20:15

Conferenza stampa di presentazione ufficiosamente fissata per i primi giorni di marzo. Una settimana ancora quindi prima di capire come e quando il progetto del nuovo scalo dell’alta velocità prenderà corpo. Una flebo a rilascio lento per smaltire l’overdose di euforia che, da due giorni, ha coinvolto partiti, amministratori, associazioni e sindacati, spingendo il nome dell’amministratore delegato FS Gianfranco Battisti tra i top trend dei canali di informazione della Tuscia e in grassetto tra le battute dei comunicati.
A parlare, in attesa della convocazione ufficiale e che sul piano (come sui i costi reali) sia fatta piena luce, ci pensa il sindaco di Orte Angelo Giuliani per il quale «la nuova fermata è uno sguardo al futuro, ma lontano dall’essere l’atto conclusivo di un piano di rilancio strategico che congiuntamente interessa il viterbese, parte dell’Umbria e il reatino».
La prima pietra insomma, e la motrice, di un progetto più ambizioso che punta a traghettare fuori dalle sabbie mobili dell’isolamento una provincia vittima di sé stessa: zavorrata da un sistema infrastrutturale, stradale e ferroviario, scadente che la taglia fuori dal circuito economico.
«Precisiamo – spiega Giuliani – parliamo un risultato storico per il quale ringraziamo, in primo luogo, la collaborazione e le forze espresse da Regione Lazio e FS, ma dobbiamo fare in modo di non disperdere il potenziale commerciale e turistico che l’alta velocità porta con sé».
Un dato, in proposito, lo fornisce Unindustria che sottolinea come «tutte le realtà che hanno ospitato le fermate hanno registrato una crescita sia i termini economici che sociali». Un ammonimento, quello di Giuliani, che si potrebbe tradurre in un mantra di poche parole: «No a una fermata di transito e a un pendolarismo che viaggia a 300 km orari», layout: «Sì a una turismo stanziale che abbia come punto di partenza il nuovo scalo».
«Per fare questo, per dare una spinta vera al turismo, occorre ripensare il piano di opere infrastrutturali. Penso a una una bretella di raccordo tra la stazione e il casello della A1. – continua - E poi, fondamentale, il ripristino del tratto ferroviario verso Civitavecchia come il completamento della trasversale. Solo con una rete funzionale il territorio potrà esprimere tutte le sue capacità e, di più, diventare più attrattivo».
Giuliani guarda al porto di Civitavecchia «Riuscire a intercettare anche una piccola percentuale dei croceristi sarebbe importante.

Certo, bisogna dare loro il modo di arrivare comodamente». Pensieri a lungo termine che si legano, e saranno in positivo o negativo decisivi, all’obiettivo di rilancio. «Un po’ di tempo, per le opera stradale, ancora lo abbiamo – conclude Giuliani -. Adesso seguiamo con attenzione gli sviluppo dell’alta velocità: una vittoria per Orte e per tutto il territorio che, quel giorno in cui organizzammo un consiglio comunale alla stazione, sembrava quasi impossibile».

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