Quarto giorno di protesta dei coltivatori e degli allevatori del Viterbese. Dopo il presidio a Tarquinia oggi i trattori hanno percorso, rallentando il traffico, parte delle strade provinciali e dell'Aurelia.
Caro gasolio, i trattori sull'Aurelia: «Con questi costi addio raccolti». La protesta si amplia
«Formeremo una colonna con i nostri trattori tra Tarquinia e Montalto - avevano annunciato - per rallentere il traffico, così come la speculazione e i rincari stanno facendo con le nostre aziende». Sempre oggi alla cooperativa Pantano - base logistica della protesta - gli imprenditori agricoli incontreranno i rappresentanti provinciali di Coldiretti, Cai e Confagricoltura.
«Dalla politica ci aspettiamo sostegno e risposte continua Serafini - dopo che noi, in 30 anni di attività non abbiamo mai vissuto niente del genere». Oltre al prezzo del gasolio agricolo, schizzato ieri oltre 1,55 euro al litro, a metter in ginocchio le imprese sono i rincari di cassette di legno, plastica per l'imballaggio e quello fuori controllo dei fertilizzanti, «alcuni dei quali sono aumentati del 150% mettendo a rischio la semina», hanno spiegato i coltivatori.
«La crisi in Ucraina rischia di essere il colpo di grazia per molte aziende», hanno ribadito.