Affitti in difficoltà, ma cresce la richiesta per comprare casa

Affitti in difficoltà, ma cresce la richiesta per comprare casa
di Luca Telli
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Domenica 23 Agosto 2020, 08:48 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 10:47
Affitti in difficoltà e canoni a ribasso. A soffrire è soprattutto il centro storico. Cresce, di contro, la richiesta di acquisto degli immobili. L'onda lunga di Covid 19 lascia il segno sul mercato immobiliare. Una ferita non ancora cauterizzata e per il pieno recupero dalla quale i tempi si dilatano. Una fotografia la scatta Marco Mecocci dell'agenzia di via Garibaldi affiliata Tecnocasa, parla di «mercato a rilento» rispetto agli anni scorsi e offre una chiave di lettura sulla cristallizzazione delle richieste all'interno della cinta muraria. «Il problema è legato all'identikit dei conduttori spiega . Famiglie e professionisti sono solo una piccola parte, il grosso di quelli che guardano a San Pellegrino e al quartiere medievale è composto da studenti universitari: l'incertezza legata alla ripresa delle lezioni ha avuto un impatto considerevole sul mercato e svuotato gli appartamenti».
Le ultime comunicazioni dall'Università della Tuscia non spostano l'orizzonte temporale per la ripresa a quello immaginato dopo la fine della fase acuta dell'emergenza sanitaria: prima quindicina di ottobre in modalità mista. Tradotto: sedute frontali in aula alternate a lezioni da remoto. Ipotesi in divenire con una stretta più dura da non escludere e conseguenze sul mercato immobiliare, deprezzato di circa il 10% in città come nelle frazioni di Bagnaia e San Martino spesso scelte dagli studenti per la distanza ridotta e i prezzi più bassi. Ma parlare di mercato in totale bonaccia e di un nave che fa acqua da tutte le parti non è corretto, «perché spiega ancora Mecocci c'è anche un altro aspetto da considerare e non è di poco conto. Dopo il lockdown c'è stato un balzo delle richieste di acquisto: sono in aumento su tutta la città». Tra le cause, il cambio di fronte degli istituti di credito con i tassi di interesse scesi sensibilmente negli ultimi tempi. «Chi oggi ha la possibilità di accedere ad un mutuo ipotecario preferisce acquistare l'immobile, 3 locali e 4 locali meglio se con uno spazio esterno che sia un giardino o una terrazza, e accantona l'idea di valutare una locazione continua Mecocci -. Di questa situazione purtroppo ne risentono i prezzi delle locazioni, che nonostante ancora tengano botta, in qualche caso registrano flessioni».
Discorso a parte invece per i locali commerciali dove la corsa al cliente da parte dei locatari, se c'è, si ferma prima del nastro di partenza. Pochi quelli che decidono di sforbiciare il canone, preferendo la luce spenta e un compromesso. Ragione che pone una seria ipoteca sulla sopravvivenza delle attività, specialmente in centro dove le segnalazioni non sono mancate, ma che non spegne del tutto l'entusiasmo. «I prezzi per i commerciali sono abbassati ma un crollo, nel senso autentico della parola, non c'è stato - spiega Alessandro Nobili responsabile settore commerciale dell'agenzia Reale Immobiliare -. C'è una lenta ripresa dopo i mesi di lockdown. Per settembre ci sono diverse aperture programmate. L'autunno? Nonostante le problematiche che la stagione potrebbe portare, sembra ci sia fermento».
 
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