Acqua a Viterbo, via libera ai rincari in bolletta: 15 euro in più a famiglia

Acqua a Viterbo, via libera ai rincari in bolletta: 15 euro in più a famiglia
di Renato Vigna
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Sabato 29 Dicembre 2018, 11:26
Dopo la bagarre di novembre scoppiata a seguito della riconferma di Salvatore Parlato a presidente di Talete, le acque si sono decisamente calmate. Tanto che ieri la rimodulazione delle tariffe è stata approvata senza colpi di scena prima dalla conferenza dei sindaci, quindi dall'assemblea dei soci.

Per il 2019, l'aumento in bolletta sarà del 7,6% ma, di contro, dovrebbe arrivare un mega-finanziamento di 35 milioni di euro dall'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che aveva legato la concessione delle risorse al ritocco tariffario. Parlato lo aveva già spiegato all'indomani della rielezione: ogni famiglia il prossimo anno spenderà in media 15 euro in più.

"Ma alla fine del 2023 la tariffa media per famiglia sarà di quasi 100 euro inferiore a quella che si avrebbe rispetto all’attuale profilo tariffario, grazie - aveva spiegato -ai risparmi che potranno essere realizzati con gli investimenti effettuati in virtù dei finanziamenti che tale proposta tariffaria consente di attivare.

«Nel quinquennio il risparmio medio per famiglia è di circa 200 euro», ha detto il presidente di Talete, Salvatore Parlato. Il punto è questo: rispetto alla vecchia previsione, l'incremento per il prossimo anno è maggiore (in origine era dell'1,9%), ma alla fine dei 5 anni sarà inferiore grazie proprio agli investimenti che verranno realizzati coi 35 milioni di euro.

«Queste risorse - ribadisce il direttore generale, Alessandro Fraschetti - serviranno sia a migliorare la situazione finanziaria di Talete, riducendo i costi, sia per interventi sulle reti. L'approvazione è un segnale molto positivo». Come preannunciato da Parlato, il finanziamento verrà utilizzato per anche per interventi contro le perdite e per la potabilità al fine di spegnere almeno parte dei dearsenificatori ora attivi, grazie all'approvvigionamento di acqua priva di arsenico. Operazione che consentirà un risparmio annuo dei costi di gestione di circa 2 milioni di euro.

«L'aumento delle tariffe - continua Fraschetti - è legato ai costi. Il piano approvato consente di ottimizzare le spese, con benefici che ricadranno sulla tariffa che, in prospettiva quinquennale, subirà un incremento più basso del previsto».

Ieri è stato licenziato anche il budget del 2019 che dovrebbe chiudere in leggero attivo. Comunicato anche il pre-consuntivo del 2018 che poi verrà discusso entro marzo e chiuderà in pareggio, nonostante all'appello manchino 7,5 milioni di euro che la Regione Lazio ha erogato nel 2016 e nel 2017 per i dearsenificatori ma non ha riconfermato quest'anno. Deliberati, infine, anche i compensi per gli amministratori che sono rimasti invariati rispetto all'anno che sta per chiudersi.
 
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