A Viterbo solo due positivi e 36 comuni della Tuscia sono covid free

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Giovedì 24 Giugno 2021, 06:25 - Ultimo aggiornamento: 14:26

Covid, arrivano a 36 i Comuni della Tuscia con zero contagi. Gli ultimi a entrare a far parte dei territorio "covid free" sono Oriolo Romano e Soriano nel Cimino. Ieri la Asl di Viterbo ha comunicato un solo nuovo positivo a Castel Sant’Elia. Attualmente i positivi sono 86, ben al disotto della famosa quota cento. E sono sparsi in 24 comuni.

La presenza più rumorosa è ancora a Gallese, con 27 positivi, dove alcune settimane fa è stato registrato un focolaio. Segue Tarquinia con 9 contagiati, Civita Castellana con 7 e Fabrica di Roma con 6. Cinque invece gli ancora positivi di Acquapendente e di Montalto di Castro, 4 a Bomarzo e Monte Romano. Si fermano a 2 il Comune di Viterbo, quello di Caprarola, di Monterosi e Ronciglione. A quota un solo positivo Bolsena, Canino, Castel Sant’Elia (col positivo riscontrato ieri), Corchiano, Graffignano, Laterà, Montefiascone, Nepi, Piansano, Vasanello, Vejano e Vetralla. Per un totale di 86 contagi.

Il caso di ieri riscontrato a Castel Sant’Elia, sta trascorrendo la convalescenza nel proprio domicilio, e avrebbe dichiarato di essere sintomatico al drive in. Ieri invece hanno terminato il periodo di isolamento 9 pazienti residenti o domiciliati nei seguenti comuni: 3 a Gallese, 2 a Montalto di Castro, 2 a Oriolo Romano, 1 a Soriano nel Cimino, 1 a Tarquinia.

Resta ancora una persona ricoverata a Malattie infettive.

Alla Asl non solo emergenza sanitaria da Covid 19. «Al termine di un’ultima tranche di prestazioni erogate di diagnostica per immagini, lo scorso 15 maggio - afferma l’azienda sanitaria - è stato concluso l’imponente lavoro di recupero delle 18.966 prestazioni ambulatoriali che erano state sospese durante l’emergenza Covid». Di queste, 9113 sono proprio gli esami di diagnostica per immagini, per la gran parte Tac, con e senza mezzo di contrasto, mammografie, risonanze magnetiche ed ecografie, erogati ai cittadini che ne avevano fatto richiesta tramite i medici prescrittori.

«Da una analisi dei recuperi effettuati - spiega la Asl -, è possibile evidenziare che, in un arco temporale che va dal 1 giugno al 31 dicembre 2020, circa il 98% di tutte le prestazioni sospese, sia strumentali che visite specialistiche, erano state già erogate, attraverso un piano di rientro che l’Azienda sanitaria ha implementato utilizzando ore in plus orario degli specialisti ambulatoriali, ore in prestazione aggiuntiva per i sanitari dipendenti, contratti libero-professionali ed esternalizzando alcune prestazioni di diagnostica per immagini presso gli accreditati».

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