A spasso nella Tuscia nel weekend alla scoperta di mirabilia artistici e naturalistici

Tarquinia: Ara della Regina
di Carlo Maria Ponzi
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Sabato 19 Marzo 2022, 04:30

A spasso nella Tuscia per scoprire o riscoprire mirabilia artistiche e naturalistiche. Oggi si va con Antico Presente a Tarquinia, alla scoperta della Regina del mare e il più grande tempio etrusco. «La città di Tarquinia, in etrusco Tarch(u)na – informa la guida Sabrina Moscatelli (info:  339.5718135) -  sorgeva come quasi tutte le città etrusche, su di un colle a forma di sperone oggi denominato “Pian della Civita”, a circa 6 km distanza dal mare. Sulla sommità del pianoro, si ergono le imponenti rovine del più grande tempio etrusco fino ad oggi conosciuto, noto con il nome di “Ara della Regina”.

Utilizzato per la celebrazione di riti e preghiere, è ritenuto il luogo dell’apparizione miracolosa del divino Tagete, al quale la tradizione attribuisce la rivelazione dell’aruspicina, la religione etrusca, a Tarconte, l’eroe fondatore della città».

Nella stessa giornata, un’altra associazione, Percorsi Etruschi punta verso Torre Alfina per poi passeggiare tra i camminamenti del Bosco del Sasseto, ovvero «la foresta fatata, popolata da alberi secolari, dove muschi e felci ricoprono ogni cosa, ed eleganti sentieri ci condurranno nel cuore di una natura magica e incontaminata.

Sarà una passeggiata tranquilla ed immersiva, con gruppi piccolissimi, con gli occhi e il cuore aperto e delle attività che ci condurranno ad assaporare passo passo le unicità di questo piccolo gioiello». Info e prenotazioni: 3203149587; 3274570748.

Domani 20 marzo di nuovo in scena “Comunità narranti” e “Narratori di comunità” per il terzo appuntamento del ciclo “Un paesaggio può" promosso dalla Comunità montana dei Cimini”. La tappa: “Nepi: uomini e mura. Come l’uomo imparò ad amare la roccia”. E’un viaggio alla ricerca di segni, strade, suoni e pensieri degli uomini che l’hanno abitata. «La bizzarra compagnia dell’Armata Brancaleone – anticipa il coordinatore Antonello Ricci - ci scorterà fino alla porta d’accesso per lasciarci entrare dentro le mura, tra i dolori di Lucrezia e la conversione alla cristianità del popolo nepesino grazie ai santissimi Tolomeo e Romano».  Condurranno le narratrici Liliana Scaffa (regia e scelta testi) e Maria Letizia Cecconi (letture); appuntamento alle 10.30 al piazzale della Bottata (con parcheggio).

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