A scuola in sicurezza con i test sierologici su insegnanti e personale

test sierologici
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Domenica 26 Luglio 2020, 09:45 - Ultimo aggiornamento: 16:25
A caccia di Covid-19 prima del ritorno sui banchi. La Regione Lazio ha lanciato l’indagine di siero-prevalenza che coinvolgerà tutto il personale delle scuole di ogni ordine della Tuscia fino al secondo grado (compresi gli istituti professionali), paritarie e non, dei servizi educativi per l’infanzia gestiti dallo Stato e dagli Enti locali. Sono i rispettivi dirigenti a contattare docenti, educatori, operatori di sostegno, assistenti, personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata), studenti disabili e insegnanti di sostegno perché si sottopongano all’esame. Non un obbligo, sia chiaro: l’adesione è su base volontaria ma la maggioranza ha già detto sì. “Hanno risposto positivamente quasi tutti”, conferma la dirigente dell’Alberghiero Andreina Ottaviani. Al Ruffini di Viterbo e al Colasanti di Civita Castellana sono, invece, ancora in corso le adesioeni. Al momento, la Asl ha ottenuto la richiesta di sottoporsi al test da parte di 1.400 persone tra docenti e non. I prelievi partiranno dal 20 agosto e avveranno in 6 centri: alla Cittadella della salute di Viterbo, oltre che negli ospedali di Belcolle, Civita Castellana, Tarquinia, Acquapendente e Montefiascone. Altre modalità di erogazione del test, legate a particolari esigenze o a richieste che dovessero pervenire dagli istituti scolastici, saranno concordate e definite con i dirigenti. Verrà applicato il modello già sperimentato per le indagini di sieroprevalenza al personale sanitario e delle forze dell’ordine. In caso di positività al test o in caso di presenza di anticorpi, la persona verrà sottoposta al test molecolare (tampone) per la verifica della positività al Covid-19. Tutti i dati verranno inseriti nella piattaforma nazionale. In attesa di esecuzione e referto del tampone, il soggetto dovrà osservare le misure necessarie di distanziamento.
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