A Civita di Bagnoregio ci sono troppi turisti: il sindaco vieta i cortei funebri a piedi

Civita di Bagnoregio
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Venerdì 3 Gennaio 2020, 19:13
A Bagnoregio vietati i corti funebri. Il nuovo anno nel paese della Teverina si apre con un'ordinanza del sindaco Luca Profili che sta facendo discutere parecchio in paese. Tutta colpa, si potrebbe dire, delle migliaia di turisti che prendono d'assalto Civita.

Nel provvedimento si legge che "il comune di Bagnorego è soggetto tutto l'anno a un'alta affluenza turistica" con conseguente traffico molto sostenuto. "Tra le cause di criticità un particolare rilievo assumono i cortei funebri pedonali per il trasporto delle salme dalle chiese ai cimiteri", sottoscrive il sindaco. Si tratta di una tradizione che ancora resiste nei piccoli centri dove, dopo il funerale, i familiari accompagnano il proprio caro camminando fino al luogo della sepoltura oppure con un serpentone di auto che camminano a passo d'uomo.

Ebbene, "il temporaneo blocco del traffico in concomitanza con il passaggio dei cortei funebri crea pericolo per i cittadini e per i turisti". Da qui la decisione di mettere fine a questa usanza. Dal I gennaio, quindi, vietati tutti i cortei pedonali mentre quelli veicolari saranno interdetti di domenica e nei giorni festivi infrasettimanali.

Una decisione che fa molto discutere in paese, tanto che il primo cittadino è costretto a spiegare: «Non abbiamo vietato la possibilità di svolgere i funerali nei giorni festivi, come qualcuno sta provando a far passare la notizia ma soltanto la possibilità di fare il corteo. Prima cosa, non sono qua per prendere soltanto decisioni che abbiano un ampio consenso: sapevo già prima di firmarla che questa ordinanza avrebbe indotto qualcuno ad una strumentalizzazione. Come ogni provvedimento, non si tratta di una imposizione irreversibile ma che dovrà essere valutata e perfezionata con il tempo".

Specifica ancora Profili: «È stata una decisione presa di concerto con il parroco e il comandante della polizia locale avente un solo fine: preservare l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Scelta tra l’altro che tantissimi altri comuni, anche non turistici, hanno già adottato. A chi si è rivolto alle autorità ecclesiastiche ricordo che la mia amministrazione, in linea con quella precedente, continua a lavorare per mantenere intatto il patrimonio che la chiesa possiede nel comune, come ricordato dal vescovo Lino Fumagalli. Come sempre, rimango a disposizione dei cittadini per ogni chiarimento».
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