A Belcolle il primo intervento non invasivo per correggere un aneurisma: «Usate tecniche all'avanguardia»

L'ospedale di Belcolle a Viterbo
di Federica Lupino
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Mercoledì 21 Marzo 2018, 16:52
Un intervento di correzione di aneurisma dell’aorta toracoaddominale, interamente per via endovascolare. Si tratta del primo a Belcolle. L'équipe della unità operativa di Chirurgia vascolare, diretta da Domenico Alberti, in collaborazione con l’unità operativa di Radiologia interventistica, hanno eseguito con successo la delicata operazione a inizio del mese e questa settimana il paziente è stato dimesso.

«L’intervento che abbiamo eseguito – spiega Alberti – si è rivelato molto complesso, non solo per le dimensioni dell'aneurisma, 5 volte il diametro normale, ma anche per l’estensione all’aorta nel suo tratto toracico e addominale, coinvolgendo quindi le arterie che portano il sangue al fegato, all’intestino e ai reni. Per escludere l’aneurisma dalla circolazione, ed evitare il rischio di rottura imminente, abbiamo utilizzato dei piccoli accessi chirurgici. Tramite questi è stato possibile posizionare in aorta una protesi caratterizzata dalla presenza di fori per le arterie viscerali che sono state rivascolarizzate attraverso il posizionamento di stent».

Fino a pochi anni fa, la terapia chirurgica sarebbe stata l’unica possibile ed avrebbe previsto un intervento molto gravoso per il paziente in termini di mortalità post-operatoria e di complicanze. «Per eseguire l’intervento – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti – sono stati utilizzati dei sistemi avanzati di ricostruzione delle immagini radiologiche preoperatorie che hanno permesso di selezionare le corrette dimensioni dei materiali, pianificare le migliori strategie e garantire il successo della procedura. Tutto il percorso diagnostico-terapeutico del paziente è stato portato avanti, in maniera sinergica, dalle unità operative di Chirurgia vascolare e Radiologia interventistica dell’ospedale Belcolle, attraverso un moderno approccio multidisciplinare. Prosegue, dunque, il percorso avviato dalla Chirurgia vascolare di Belcolle verso un continuo e progressivo incremento nell’utilizzo delle più moderne tecnologie, al fine di migliorare le capacità di cura e di rispondere adeguatamente a questi specifici bisogni di salute».
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