I numerosi conflitti, le crisi internazionali, le guerre che costellano il pianeta, cui solo avendo «la forza di aprirci al dialogo» si possono dare soluzioni. Ma anche l'inasprirsi incalzante della pandemia, per cui occorre trovare al più presto le risposte «più idonee», non ultime le vaccinazioni per le «popolazioni più bisognose». Così come gli effetti perversi legati al Covid, tra cui la dilagante violenza sulle donne. O anche l'inarrestabile dramma dei migranti e dei profughi, verso i quali non possiamo «girarci dall'altra parte». C'è tutto questo, e altro ancora, nel Messaggio natalizio di papa Francesco, pronunciato oggi sotto una leggera pioggia dalla Loggia centrale di San Pietro - non più quindi dall'interno della Basilica com'era in tempi di lockdown - prima della tradizionale Benedizione "Urbi et Orbi"
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