Stefano Azzi, ad di Dazn: «Italia al centro del nostro impegno. Il Noc lo dimostra»

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Fischio d'inizio per la nuova partita del Noc, acronimo del Network operation center
italiano con cui Dazn inaugura la nuova unità di monitoraggio e gestione della qualità del servizio. Una risposta concreta alla richiesta nata dai problemi di trasmissione dello scorso 4
gennaio, che indussero il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a convocare un tavolo con Dazn, Ministero dello Sport, Agcom e Lega serie A. Trasformare un problema in
un'opportunità è quanto è stato fatto e «Dazn ha illustrato il nuovo Network operation center, uno degli impegni assunti con noi a gennaio. Il nuovo centro di intervento, basato in Italia, permetterà il monitoraggio dello streaming, con la possibilità anche di affrontare in tempo zero problematiche e disservizi», ha riassunto proprio il ministro Urso attraverso i propri canali
social.
«L'Italia è un mercato fondamentale per Dazn, siamo arrivati per restare e vogliamo farlo continuando a investire in contenuti, tecnologie e infrastrutture. Che permettano di fornire al nostro pubblico un servizio sempre migliore», ha detto il ceo di Dazn Italia, Stefano Azzi. «Passiamo da una struttura che ha operato fino ad ora solo con una gestione centralizzata a livello globale a un presidio locale». Con un servizio di prossimità che punta a risposte più celeri e cucite sulle specificità. L'impegno di Dazn, del resto, è raccontato dai numeri di un servizio che assomma 15 milioni di dispositivi unici registrati, con un incremento del 30% dei servizi in mobilità e del 20% per i contenuti on demand e che guarda a una fruizione del prodotto sportivo in ottica di maggiore interazione con gli utenti.
Forte di una una sessantina di server sul territorio nazionale, Dazn attraverso il nuovo Noc - operativo 7 giorni su 7 - continuerà a migliorare la qualità della trasmissione video, consentendo la visione in hd anche per linee con banda limitata, richiedendo per queste il 25% in meno di banda rispetto al passato. Da un punto di vista tecnico, i risultati già raggiunti
parlano di riduzione del rebuffering del 41% rispetto al campionato di serie A del 2021-2022, fino alla riduzione del tempo di avvio dei video, diminuito del 30%. In un'ottica strategica, invece, lo sguardo è puntato anche su ticketing e interazione tra eventi sportivi e contemporaneità della fruizione virtuale. Secondo un'esperienza già vissuta, ad esempio, durante Real Madrid-Barcellona in Liga, con l'interazione tra le piattaforme tecnologiche e social a giocare in contemporanea la partita reale.

Intervista Video di Luca Uccello