«Non so cosa dire... È stata un'emozione infinita. Lo voglio rivedere milleseicento volte». Sono le prime parole di Gianmarco Tamberi, a Casa Italia, dopo aver rivisto le immagini della sua meravigliosa prestazione nella gara del salto in alto ai Giochi di Tokyo. Prestazione, a 2,37 metri, che gli è valsa la medaglia d'oro a pari merito con l'amico qatariota Essa Mutaz Barshim. «La mia è una storia che conoscete tutti. È una storia particolare: Questo oro olimpico, se me lo raccontavate cinque anni fa, mi sarebbero venuti i brividi», prosegue l'azzurro, che nel 2016 fu costretto a saltare i Giochi di Rio per un gravissimo infortunio alla caviglia sinistra. «Questi cinque anni sono stati veramente difficili. Ho sempre messo lo sport davanti per cercare di riuscire in questa impresa che sembrava quasi impossibile dopo quell'infortunio. Oggi non ho vinto un'Olimpiade, ho fatto qualcosa di molto più grande», aggiunge Tamberi. «A Rio avrei vinto l'Olimpiade. Qui ho fatto qualcosa di immenso. Sono l'uomo più felice del mondo». (LaPresse)
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