Roma, Zaniolo lascia Villa Stuart dopo l’intervento al crociato

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Nicolò Zaniolo è stato dimesso da Villa Stuart dove lunedì è stato operato in seguito alla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro con associata lesione meniscale. Il giocatore della Roma, che sogna di partecipare agli Europei con la maglia dell'Italia, ha lasciato la clinica senza stampelle e ora è atteso da un lungo percorso di riabilitazione di cui ha parlato il professor Mariani che ha eseguito l'intervento chirurgico.

«Io distinguo il protocollo di recupero in due fasi: c'è quella medica che controllo e segui io, e quella atletica - spiega a Sky Sport24 -. Perché una cosa è il ritorno all'attività sportiva, una cosa è la performance. Il mio protocollo termina dopo tre mesi e ha lo scopo di ridare il giocatore in perfette condizioni. Poi però la palla passa al preparatore e allo staff medico della squadra che gli danno quel qualcosa in più che manca per recuperare alla perfezione. Quanto duri poi il periodo di riatletizzazione dipende dal giocatore, dalla sua struttura fisica e muscolare e da tanti altri fattori dove io non intervengo e non faccio previsioni». Mariani si sofferma anche sullo stato d'animo di Zaniolo, arrivato a Villa Stuart subito dopo il grave infortunio accusato nella gara con la Juventus. «Quando l'ho visto domenica aveva gli occhi lucidi, indubbiamente è stato un bel colpo per lui. Ma oggi l'ho trovato sereno, sorridente. Molto motivato e pronto a intraprendere questa fase riabilitativa».

Riguardo al pericolo ricadute, infine, il professore e chiaro: «E un discorso complesso, non è legato all'entità del recupero. L'intervento dà stabilità, quella è e quella rimane. Quello che poi è necessario in questo periodo di tempo apparentemente lungo è il recupero di meccanismi neuro-motori, che in campo evitano certi stress e sollecitazioni. La rieducazione è importante per evitare delle ricadute. Come si è rotto una volta, può riaccadere ancora»