"The Irishman" di Scorsese a Roma, Monda: «Colpo da Oscar nato... a tavola»

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servizio di Alvaro Moretti video di Paolo Pirrocco/Ag.Toiati

Al Pacino, Joe Pesci o Robert De Niro? Antonio Monda assicura che con Martin Scorsese ad accompagnare The Irishman, evento alla Festa di Roma (17-27/10) il 21 ottobre ci sarà uno dei tre protagonisti del film capolavoro, summa del cinema del grande regista italo americano. L'identità dell'edizione, tra il glamour evocato dal poster ufficiale di Greta Garbo e un cartellone «curioso da adolescente» come suggerito, sottolinea la presidente della Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli, dai 14 anni della rassegna, si sedimenta anno dopo anno con gli Incontri Ravvicinati che all'Auditorium Parco della Musica fanno conoscere agli spettatori registi e attori in una esperienza immersiva tra racconti personali e citazioni cinematografiche. Alla formula si aggiungono due nuovi format sparsi per la città: Duel in cui due personalità del mondo della cultura si sfidano davanti al pubblico su due titoli o autori (Godard o Truffaut?, Fellini o Visconti? Il cacciatore o Apocalypse Now? e così via) e Fedeltà/Tradimenti in cui noti scrittori commentano la trasposizione cinematografica di celebri romanzi (Mazzucco racconta L'ultimo dei Mohicani, Fabrizio Gifuni Quer Pasticciaccio Brutto de Via Merulana, Francesco Piccolo Non Lasciarmi e così via). Al di là delle star da tappeto rosso («almeno una grande a sera», anticipa Monda) l'irritualità degli incontri, la contaminazione delle forme d'arte sembrano la direzione di una rassegna che ribadisce di essere festa e non festival ma che in definitiva punta a 'raccontarè il cinema oltre che mostrarlo.