L'Aquila si veste di stelle per il Galà internazionale della Danza del 24 agosto

EMBED

L’Aquila brilla con la seconda edizione del Gala Internazionale di Danza “L’Aquila si veste di Stelle”. Un emozionante evento in una città densa di cultura che vuole far avvicinare il pubblico eterogeneo al balletto classico e alla danza.

Lo spettacolo, inserito nel programma artistico della 728° edizione della Perdonanza Celestiniana, ha ammaliato il pubblico presente ieri sera, mercoledì 24 agosto, a Piazza Duomo con l’eleganza e la magia delle esibizioni di stelle di prima grandezza, a partire da Eleonora Abbagnato, étoile internazionale e Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Accanto a lei: Stéphane Bullion (Étoile del Ballet de l’Opéra national de Paris), Ida Praetorius (Principal Royal Danish Ballet e Principal Hamburg Ballett - John Neumeier), Jacopo Bellussi (Principal Hamburg Ballett - John Neumeier), Yelizaveta Barkalova (Guest Principal dancer Ballet Magdeburg, già Principal dancer Donbass Opera in Ucraina), Alice Mariani (Prima ballerina Teatro alla Scala), Michele Satriano (Primo ballerino Teatro dell’Opera Roma), Mattia Semperboni (Solista Teatro alla Scala), Luigi Crispino (American Ballet Theatre), Simone Agrò (Teatro dell’Opera di Roma), Michele Esposito (Vincitore Amici 2022 Sezione Danza).

Il Gala, con la direzione artistica di Ornella Cerroni del Centro Danza Art Nouveau dell’Aquila e la consulenza della giornalista e critico di danza Francesca Bernabini, è stato presentato dalla conduttrice televisiva Veronica Maya che ha introdotto gli straordinari artisti raccontando curiosità e aneddoti su di loro e sulle coreografie. Lo spettacolo, inoltre, non solo ha stregato il pubblico con assoli esplosivi e virtuosistici passi a due magistralmente eseguiti, ma ha anche stupito i presenti con il suggestivo disegno luci dello spettacolo firmato dal noto lighting designer Carlo Cerri.

Ad aprire il Gala, Eleonora Abbagnato e Stéphane Bullion, che hanno raccontato la passione, la complicità e l’abbandono con l’iconico passo a due del bacio tratto dal balletto Le Parc di Angelin Preljocaj su musica di Mozart. A seguire, Michele Esposito ha interpretato un assolo virtuosistico tratto dal balletto Fiamme di Parigi, un balletto che fa rivivere alcuni episodi della Rivoluzione francese ed esprime con forza il desiderio di libertà. Dal tema della libertà si passa, poi, a quello dell’amore con Alice Mariani e Mattia Semperboni che con il pas de deux “The Four Seasons” hanno esplorato i sentimenti umani quali gioia, amore, paura e perdita. Un altro duetto, questa volta al maschile, quello di Michele Satriano e Simone Agrò che hanno eseguito Le combat des anges tratto dal balletto Proust ou Les Intermittences du Coeur, un balletto geniale creato da Roland Petit e liberamente ispirato al romanzo di Marcel Proust À la recherche du temps perdu. Torna il tema dell’amore con La Bayadère, un classico Ottocentesco eseguito da Yelizaveta Barkalova e Luigi Crispino che racconta una storia di amore e tradimenti, e ha concluso la prima parte del Gala.

Poco dopo, la seconda parte dello spettacolo si è aperta con un'altra gemma della coreografia: il passo a due da La Terza Sinfonia di Mahler, un capolavoro creato John Neumeier, uno dei più prolifici e celebri coreografi a livello mondiale, che cela mondi e sentimenti umani configurandosi come un vero inno alla vita. Ad interpretare il passo a due intitolato "Ciò che l'amore mi dice": Ida Praetorius e Jacopo Bellussi. Michele Esposito, invece, ha stupito con un esplosivo assolo, cavallo di battaglia di tante étoile, la variazione di Basilio tratta dal passo a due finale del balletto Don Chisciotte. Ancora una variazione tratta dai capolavori del repertorio ballettistico classico dell’Ottocento, La Bella Addormentata, eseguita con grande eleganza da Yelizaveta Barkalova. Infine, hanno concluso questa magica serata, l’assolo di Luigi Crispino che per la prima volta in Italia ha portato l’assolo centrale di Thread of Memories, e uno dei più esplosivi passi a due del repertorio classico, un vero banco di prova virtuosistico su cui si misurano le più grandi étoile del mondo: si tratta del passo a due dello schiavo tratto dal balletto Le Corsaire interpretato da Alice Mariani e Mattia Semperboni.

Quello di ieri sera è stato uno spettacolo che ha regalato fortissime emozioni, raccontando attraverso la delicatezza e la grazia della danza classica le varie sfumature dell’amore, declinate attraverso gli assoli e pas de deux dei più bravi ballerini nel panorama italiano ed internazionale.