Dune: Quando la fantascienza diventa machiavellica

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La politica si affronta come gli Harkonnen (trucidando i propri nemici) solo che oggi “l’unica differenza è che la brutalità è più raffinata.” Va dritto al punto Stellan Skarsgård, l’attore svedese padre di una progenie infinita di attori hollywoodiani (il più famoso è il primogenito Alexander) che in Dune interpreta l’antagonista Barone Harkonnen. Dune è un’epica avventura tratta dalla parte iniziale del primo romanzo della saga sci-fi di Frank Herbert, e narra la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e talentuoso, nato con un grande destino che va ben oltre la sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e alla sua gente. Mentre forze maligne si fronteggiano in un conflitto per assicurarsi il controllo esclusivo della più preziosa risorsa esistente sul pianeta - una materia prima capace di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità - solo coloro che vinceranno le proprie paure riusciranno a sopravvivere. Ecologia, sfruttamento delle risorse senza attenzione per l’ambiente, e lotte fratricide e machiavelliche. Il film di Denis Villeneuve (che confessa di aver adattato nel film le atmosfere anni ’70 direttamente sua adolescenza) con un cast stellare composto da Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Chen Chang, David Dastmalchian, Sharon Duncan-Brewster, Charlotte Rampling, Jason Momoa e Javier Bardem, è stato presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e arriva al cinema da giovedì 16 settembre distribuito da Warner Bros. Pictures (Servizio a cura di Eva Carducci)