Diabete, 100 anni fa la scoperta dell'insulina. Costantino: «Così è cambiata la vita dei pazienti»

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Servizio di Lorena Loiacono - Video di Paolo Pirrocco/Ag.Toiati

Un diabetico su 3, nel mondo, si cura con l'insulina. Una risorsa fondamentale per i pazienti più anziani ma anche per i bambini a cui viene riscontrata la malattia. E' così da un secolo, da quando cioè venne scoperto l'utilizzo dell'insulina nella cura del diabete: era il 1921, una data fondamentale per la ricerca medica e per le centinaia di milioni di pazienti diabetici al mondo.


Prima della scoperta dell'insulina, infatti, la qualità della vita e le prospettive in termini di sopravvivenza erano decisamente ridotte. “Oggi non è più così – spiega Francesco Costantino, responsabile del servizio di diabetologia della clinica pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma – grazie all'insulina i pazienti diabetici possono vivere una vota normalissima”. In Italia ci sono circa 2 milioni di pazienti affetti da diabete di tipo 2 e circa 300mila da diabete di tipo 1. In Europa i pazienti diabetici sono circa 52milioni e, nel mondo intero, ce ne sono 340 milioni. Anche su larga scala la cura, per uno su 3, è l'insulina.


L'INSULINA DAL PANCREAS

La scoperta dell'insulina è dovuta a due ricercatori canadesi, lo studente Best, lo studioso canadese Frederick Grant Banting e John James Richard Macleod, professore di Fisiologia all’Università di Toronto. Un team di ricercatori che raggiunse l'obiettivo partendo dagli studi del professor Nicolae Paulescu, docente di Fisiologia all’Università di Medicina e Farmacia di Bucarest, che nel 1916 ricavò dal pancreas un liquido che iniettò successivamente in un cane con diabete.


NOBEL CONTESO

Nel 1921 Banting presentò l'insulina e il 14 gennaio 1922 venne sperimentata sul primo paziente. Una scoperta mondiale che portò a Banting e Macleod anche il Premio Nobel, poi conteso e discusso con Paulescu che rivendicò la paternità della scoperta.


LOTTA AL DIABETE 2.0

Dal 1980 ad oggi la cura con l'insulina ha subito notevoli cambiamenti, fino ad arrivare alla produzione da materiale umano non più animale. Oggi nella cura dei pazienti si usano microchip di alta tecnologia per monitorare la glicemia nel paziente ed eventuali sbalzi.


COME RICONOSCERE IL DIABETE IN UN BAMBINO

“Quando un bambino beve molto e inizia ad andare spesso in bagno, anche con episodi di enuresi notturna – spiega il quindi il diabetologo del Policlinico Umberto I di Roma, Francesco Costantino – deve scattare i campanello di allarme. Basta consultare un medico curante e avviare gli accertamenti medici per capire quale sia il problema. La necessità di bere spesso rappresenta infatti uno dei sintomi del diabete infantile”