«A titolo personale dico che in determinate situazioni le mascherine al chiuso servono, e servono in maniera evidente». Ad esempio «credo sia opportuno mantenerle nel trasporto pubblico, soprattutto sui treni a lunga percorrenza e per i viaggi in aereo. Sarebbe davvero strano se non avessimo imparato che, in luoghi chiusi e affollati, c'è particolare rischio di contagio», in particolare con omicron ba.2 «che oggi probabilmente è sopra il 90% ed è una variante particolarmente contagiosa». Così a Sky tg Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css), rispetto alla possibile abolizione dell'obbligo di mascherine al chiuso. «Anche gli uffici - ha aggiunto Locatelli - sono un contesto in cui il mantenimento delle mascherine può esser considerato. Per quanto, con la bella stagione, vi è la possibilità di aprire le finestre, almeno finché non arriverà il grande caldo», e aprire le finestre è «fattore protettivo» rispetto alla circolazione virale. Così come il precedente, anche questo inverno, ha specificato, «abbiamo visto come i casi di influenza sono stati minori rispetto a quelli che si registravano pre pandemia, salvo un picchetto di casi contenuto e largamente concentrato in età pediatrica, cresciuto proprio nel momento in cui si sono tolte le mascherine, questa è una prova indiretta di quanto in generale le mascherine proteggano dai virus respiratori». La decisione, ha concluso, «ovviamente verrà presa dal governo e peserà molto il parere del ministro Speranza».
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