A Treviso 11 metastasi rimosse in un unico intervento

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Il team medico guidato da Giacomo Zanus presso l'Ospedale Ca Foncello di Treviso ha eseguito con successo la rimozione del 75% del fegato di un paziente affetto da 11 metastasi causate da un tumore inoperabile al retto. Alla prima valutazione il giovane paziente si presentava non operabile per un tumore del retto sub-occludente, che aveva determinato la formazione di numerose metastasi, presenti nella totalità de fegato. Il paziente è stato pertanto sottoposto a trattamento chemioterapico con «straordinaria risposta clinica», che ha portato alla scomparsa della lesione nel retto e la riduzione delle lesioni epatiche. Il trattamento del retto è stato completato con la radioterapia mirata; quindi si è passati all'intervento chirurgico, eseguito in un'unica seduta, che è stato particolarmente complesso per la necessità di bonificare tutte le 11 lesioni tumorali lasciando contemporaneamente una quantità adeguata di fegato sano per garantire la sopravvivenza del paziente. Il decorso post-operatorio si è svolto senza complicanze con dimissione dopo 6 giorni dall'operazione.

Intervento chirurgico asporta il 75% del fegato malato, soddisfazione in Regione

«La sanità veneta d'eccellenza non va in vacanza e, anzi, raggiunge risultati eclatanti, come nel caso del paziente al quale, al Cà Foncello di Treviso, sono state tolte in un unico intervento 11 metastasi tumorali al fegato. Mi complimento con il primario Giacomo Zanus e tutta la sua equipe di Chirurgia 2». Lo dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la notizia dello straordinario intervento chirurgico effettuato all'ospedale di Treviso. «Nemmeno tanto tempo fa, con quelle patologie in atto, questo giovane paziente sarebbe stato considerato irrecuperabile - sottolinea Zaia - ma per Zanus, la sua equipe e i progressi della medicina in Veneto, assolutamente no. Strabilianti - dice il Governatore - anche i tempi di dimissione: sei giorni dopo l'intervento, il giovane paziente era già a casa. Ancora un esempio di come i nostri medici e i nostri ospedali affrontino ogni battaglia senza mai darla per persa, e spesso vincendola», conclude il governatore veneto