Roma, Domus imperiale nei sotterranei di Palazzo Barracco

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Servizio Laura Larcan video Daniele Leone/Ag.Toiati

Sorprese dal ventre di Roma, o meglio da quattro metri di profondità, sotto il livello stradale. Ci si lascia alle spalle lo sferragliare delle macchine di corso Vittorio Emanuele, la folla dei giorni festivi, per scendere nel sottosuolo e scoprire una Domus imperiale che racconta un'antica, se vogliamo ancora misteriosa, storia dell'antichità.

Dopo oltre 20 anni di oblio, ecco svelata la "casa romana" incastonata nei sotterranei di Palazzo Barracco, la sede del Museo delle sculture antiche. E' qui che dal 6 gennaio diventa finalmente visitabile un complesso archeologico poco noto, dotato anche di un sistema didattivo innovativo, grazie al progetto sperimentale Li-Fi, acronimo di Light Fidelity, dove il software wireless permetterà al pubblico di capire e interpretare il sito attraverso concontenuti multimediali.

Smartphone alla mano, basta seguire speciali luci al Led, per esplorare  gli spazi di una domus utilizzata dal I al IV secolo d.C. E' il primo esempio di didattica "luminosa", progetto promosso dall'Assessorato capitolino alla Cultura insieme a Zetema. Come dobbiamo immaginarla? Una corte centrale (oggi chiusa da coperture a volta) circondata da colonne che segnano il perimetro di un porticato  su cui si aprivano altri ambienti. I pavimenti hanno restituito marmi preziosi. E tanti sono gli elementi di arredo curiosi, come una vasca rettangolare con il foro per lo scarico delle acque, una mensa ponderaria, bacini di fontane, un frammento di fregio.

Ma soprattutto le colonne di marmi pregiati, che collezionano un repertorio di pavonazzetto, cipollino, granito rosa. Qual è la funzione? Gli studiosi hanno dibattuto fin dalla sua scoperta (avvenuta per caso, nel 1899, durante le demolizioni per l'apertura del nuovo asse stradale di corso Vittorio) su un uso pubblico o privato. La suggestione più forte, rimasta tale però, è che fosse la sede di una delle quattro fazioni di aurighi che gareggiavano sull'arena del Circo Massimo, le verie star dell'antichità. ​