Piazza Albania, la "scatola archeologica" dell'Aventino

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Gli studiosi la definiscono "scatola archeologica" dell'Aventino, un vasto contenitore sotterraneo che raccoglie almeno nove secoli di storia di Roma, in una sequenza stratigrafica. E' la sorpresa di piazza Albania 37, dove i lavori per la realizzazione di un complesso residenziale hanno riportato alla luce una serie di strutture murarie, vasti pavimenti a mosaico, reperti di marmi e ceramiche databili dall'VIII secolo a.C. al III secolo d.C. Grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza di Roma e la BnP Baripas Re. che ha finanziato tutta la valorizzazione e musealizzazione del sito, la "scatola archeologica" sarà aperta al pubblico dal mese di novembre. E il percorso di visita vanta le proiezioni multimediali e le ricostruzioni tridimensionali firmate da Piero Angela e Paco Lanciano. E' un viaggio nella storia: siamo alle pendici dell'Aventino, quando in origine erano ricoperte da fitti boschi e caratterizzate da labirinti di caverne, quando attraverso i blocchi di tufo venivano creati vasti terrazzamenti per realizzare i primi insediamenti. Proprio qui è stata edificata, prima, una grande torre difensiva, come strategico baluardo in corrispondenza delle Mura Serviane, poi prenderà vista una vasta Domus articolata in più ambienti di servizio e residenziali, che sfoggiava pavimenti rivestiti di mosaici e pareti affrescate.


Servizio di Laura Larcan -Video di Francesco Toiati