Il mondo fantastico di Giambattista Piranesi tra capolavori ritrovati e la Roma del '700 in 3D

EMBED

di Laura Larcan

Giambattista Piranesi, l'uomo del bianco e nero. Incisore geniale e sognatore di architetture impossibili. Lo racconta, a 300 anni dalla nascita (veneziano di nascita, ma romano d'adozione), la bella mostra dell'Istituto centrale per la Grafica che detiene una patrimonio unico al mondo di 964 matrici originali, sue e dei suoi figli. Dal 15 ottobre al 31 gennaio 2021 ecco sfilare le sue leggendarie carceri, opprimenti labirinti tenebrosi senza via di uscita, e i suoi omaggi alla Roma classica con architetture fantastiche che combinano in sapienti "capricci" scorci reali e strutture inventate. Lastre di rame (alcune ritrovate negli archivi) che sfoggiano atmosfere esoteriche e simboli massonici (non a caso Piranesi faceva parte della Massoneria), le stampe e i disegni preparatori per le incisioni (7 sublimi prestiti dagli Uffizi). Spicca una panoramica dall'alto del Colosseo, il grande mistero su come Piranesi l'abbia potuta realizzare senza i droni di oggi, e la Colonna di Traiano riprodotta combinando stampe come tasselli per un gigantesco puzzle di tre metri. La mostra, curata da Maria Cristina Misiti e Giovanna Scalone, vuole offrire un viaggio tra le suggestioni della sua carriera (architetto in prima battuta, anche se di realmente costruito c'è solo la meraviglia chiesa di Santa Maria del Priorato dei Cavalieri di Malta all'Aventino), dalle vedute di una Roma sognata, alle sue creazioni come designer all'insegna delleclettismo, fino ad indagare i virtuosisimi delle Carceri. Ad aprire il percorso un divertissement multimediale dedicato alla Roma di Piranesi del '700 con l'animazione in 3D delle piante storiche della città. Chiude l'omaggio di artisti contemporanei alla sua eredità. Presente anche il fumettista Rattigher.

(Video di Paolo Pirrocco/Ag.Toiati)