L'intervento delle forze dell'ordine nell'ex fabbrica Penicillina

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Lo sgombero era atteso da tempo e l'operazione per 'liberare' una delle occupazioni storiche della Capitale è scattata. Decine di blindati, un tratto di via Tiburtina chiuso al traffico e le forze dell'ordine che hanno fatto ingresso nell'edificio poco prima delle 8. All'interno dell'ex fabbrica di Penicillina sono state trovate circa quaranta persone, ma secondo recenti stime degli stessi occupanti, nello stabile abbandonato abitavano fino a poco tempo fa 600 persone, soprattutto di nordafricani. «Sono andati via tutti nei giorni scorsi - ha raccontato un ragazzo senegalese - anche io ho dormito stanotte in strada».

E all'alba su via Tiburtina c'erano diversi migranti che camminavano spingendo i loro trolley. Ad effettuare un sopralluogo in mattinata il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Al suo arrivo un residente dalla collina di fronte all'ingresso ha urlato: «Salvini dov'eri prima?». A fargli eco una donna: «Le persone stanno per strada. Quale sicurezza con il tuo decreto?». «Questo posto è così da 30 anni - ha poi spiegato un abitante - perché nessuno è mai venuto a controllare? Qui c'è l'amianto in polvere che ci respiriamo da anni. Chi pagherà per tutto questo?». «È uno sgombero farsa - ha detto un altro - Si sapeva da giorni e gli occupanti sono andati via. Si sono spostati in altri due edifici abbandonati che si trovano a poche centinaia di metri da qui». Si tratterebbe dell'ex stabilimento Romanazzi a via Tor Cervara e di un ristorante abbandonato a San Basilio dove stamattina c'erano all'interno giacigli e altri segni del 'passaggiò notturno di qualcuno. «È un altro giorno all'insegna dell'ordine e della legalità» ha commentato Salvini annunciando: «Nelle prossime settimane sono già previsti altri sgomberi a Roma e in tante altre città italiane. Dalle parole ai fatti».

Ad essere contestato anche il segretario romano del Pd Andrea Casu. Quando alcuni militanti di Potere al Popolo che stavano facendo un sit-in spontaneo con gli sgomberati lo hanno visto si sono avvicinati. 'Vergogna', 'avete governato per anni', 'siete responsabili di questa situazione' e 'devi andare via' gli è stato urlato. Frasi che Andrea Casu bolla come «una provocazione di Potere al Popolo». Le operazioni di sgombero sono terminate in tarda mattinata. La Questura ha reso noto che sono 35 le persone accompagnate all'Ufficio Immigrazione per l'identificazione. All'interno dell'edificio sono state trovate circa 50 bombole del gas e due gruppi elettrogeni.

L'area, che è stata riaffidata ai proprietari, sarà vigilata dalle forze dell'ordine per scongiurare eventuali nuovi tentativi di occupazione. «Era orribile vivere in questo posto. Spesso le liti finivano in accoltellamenti» ha raccontato Diop. «Sono in Italia da 22 anni e ho regolare permesso di soggiorno. Anni fa ho anche salvato un uomo in metro. Non siamo tutti cattivi, non si può generalizzare. Chiediamo solo di avere una sistemazione e un'opportunità», ha aggiunto. E dal Campidoglio assicurano che prosegue il percorso per garantire l'accoglienza per le persone che vivevano all'Ex Penicillina. Sono 96 finora le persone accolte nelle strutture di accoglienza di Roma Capitale. Alle 32 della scorsa settimana si aggiungono altri 64 che oggi hanno accettato l'accoglienza.. _Courtesy TeleRoma 56 Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it