Colosseo, il terzo sfregio in sei giorni: in azione “acchiappa-vandali” armati

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Tre sfregi in sei giorni. La conta si alza. E il Colosseo paga pegno. Ancora un caso di turista vandalo. Stavolta si è trattato di un ungherese di 29 anni, che ha inciso una grande “T”, grattando - con la chiave badge dell’albergo - per oltre dieci centimetri l’antico travertino delle murature al piano terra dell’Anfiteatro Flavio. «Ma di scritte ce ne sono tante, non credevo fosse vietato», ha provato a giustificarsi in un inglese stentato. Peccato che molte di quelle scritte risalgano, in realtà, a secoli fa, commentano con una punta di amarezza dal personale di custodia del monumento che ieri mattina intorno a mezzogiorno l’ha colto in flagrante. Il turista era con la fidanzata, e sperava di lasciare il suo nome impresso «per sempre» nella casa dei gladiatori. Il gusto vandalico è sempre quello. Feticismo misto a stupidità. «E mancanza di senso civico» aggiungono dal comando dei carabinieri di piazza Venezia, dove il giovane è stato portato, identificato e denunciato per danno aggravato al patrimonio.