Caro prezzi, la reazione dei romani al Mercato Latino

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"È aumentato tutto, anche i beni di prima necessità, anche la carta igienica".

Siamo a Roma tra i banchi del Mercato Latino a piazza Epiro, nel quartiere Appio e anche qui, nonostante sia una zona benestante della Capitale il caro prezzi si fa sentire. Secondo l'Istat nel mese di settembre l'inflazione in Italia ha toccato il record storico dal 1983, con un aumento dei prezzi che ha segnato +12% in media rispetto al mese di agosto. A crescere, oltre ai costi dell'energia anche quelli dei beni alimentari: +9% su prodotti come latte e pane e su frutta e verdura.

Aumenti che, ci dicono i commercianti del mercato, sono iniziati già a febbraio con l'inizio della guerra in Ucraina per poi accellerare durante l'estate. Un fenomeno che ha cambiato anche le abitudini di spesa e anche la dieta degli italiani: "Cerco le offerte, altrimenti non ci si arriva perché gli stipendi sono rimasti gli stessi" conferma una cliente al banco panificio. "Sono più attenti alla spesa, non comprano in più, se prima acquistavano 1 chilo di fettina o macinato, ora preferiscono mezzo chilo" ci confermano Gianluca e Claudio Berretta, macellai al banco 20 da 40 anni. "Sono aumentati tutti i prezzi, dai libri di scuola alla bolletta. Le famiglie cercano di risparmiare, magari mangiando un po' meno carne o scegliendo alimenti più economici come pasta o uova". 

Davanti a loro Ezio, storico proprietario del banco di frutta e verdura conferma di aver notato un aumento generale di tutti i prezzi. Il record è per i prodotti fuori stagione, come le zucchine che hanno toccato anche gli 8 euro al kilo. Ma per risparmiare, una ricetta c'è: "Bisogna comprare di stagione e imparare un po' come si faceva una volta a riutilizzare gli avanzi e non buttare via nulla".