Rigopiano, sopralluogo dei periti sul luogo della strage. Matrone: «Quando vieni qui ti tremano le gambe»

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Dalle prime ore della mattinata il collegio di periti tra cui quelli nominati dal gup del tribunale di Pescara si è ritrovato a Rigopiano nell'ambito del processo per la tragedia in cui morirono 29 persone: un sopralluogo in contraddittorio che dovrà portare a far chiarezza sulle vere cause del disastro avvenuto il 18 gennaio 2017 quando una valanga travolse l'hotel resort situato nel Comune di Farindola (Pescara). «E' stata la mano soprattutto dell'uomo che ha creato tutto quello che è successo. L'ho ripetuto sempre dal primo giorno, e la cosa brutta è che tutte le persone che sono indagate, e sappiamo che sono colpevoli, e alla fine uscirà fuori, stanno beate al loro posto», dice il 38enne di Monterotondo Giampaolo Matrone, uno dei superstiti di Rigopiano, a margine di un sopralluogo. Matrone, che ha perso nella tragedia la moglie Valentina,
mancava a Rigopiano dal 2018. «Avevo detto che sarei tornato quando lo sentivo - ha spiegato - e oggi sono tornato perché è una giornata molto importante per i periti e so che vuol dire, ma so come è andata quel giorno. C'è però il dispiacere che non sia stato dato il permesso a noi familiari di entrare. Quando vieni qui comunque ti tremano le gambe, ti tremano gli occhi e rivedere la montagna, la valanga e rivedere le macerie mi fa molto brutto. Chiediamo veramente di accertare la verità, ma noi lo sappiamo che non è stato il terremoto e non è stata la neve». (video Massimiliano Schiazza)