Papa: sogno Europa in cui essere migrante non sia delitto

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"Sogno un'Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito ad un maggior impegno con la dignità di tutto l'essere umano". Lo ha detto Papa Francesco nel discorso in cui riceve in Vaticano il Premio internazionale Carlo Magno 2016. "Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie - ha aggiunto concludendo il suo discorso -, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo"."Sogno un'Europa che si prende cura del bambino - ha proseguito il Santo Padre -, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Sogno un'Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto”. “Sogno un'Europa dove i giovani respirano l'aria pulita dell'onestà, amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti bisogni del consumismo – ha affermato ancora Bergoglio - dove sposarsi e avere figli sono una responsabilità e una gioia grande, non un problema dato dalla mancanza di un lavoro sufficientemente stabile. Sogno un'Europa delle famiglie, con politiche veramente effettive, incentrate sui volti più che sui numeri, sulle nascite dei figli più che sull'aumento dei beni. Sogno un'Europa che promuove e tutela i diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un'Europa di cui non si possa mai dire che il suo impegno per i diritti umani è stata la sua ultima utopia".