Pnrr, Draghi: «30 miliardi per istruzione e ricerca, al centro della crescita»

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«L’impegno del Governo - e a questo proposito voglio ringraziare la Ministra Messa per il suo lavoro - è partire dai giovani ricercatori. Il numero di nuovi dottori di ricerca in Italia è calato del 40% tra il 2008 e il 2019, ed è oggi tra i più bassi nell’Unione Europea. Per invertire questa tendenza, raddoppiamo il numero delle borse di dottorato, dalle attuali 8-9 mila l’anno a 20mila, e ne aumentiamo gli importi. Finanziamo circa 2.000 nuovi progetti di giovani ricercatori sul modello dei bandi europei. E riformiamo i dottorati di ricerca per valorizzare il titolo anche al di fuori della carriera accademica, e formare competenze di alto profilo nelle principali aree tecnologiche. Realizzare il pieno potenziale della ricerca vuol dire puntare su chi è stato spesso ai margini di questo mondo: le donne. Per troppo tempo le posizioni di vertice nella ricerca scientifica sono state appannaggio degli uomini. Oggi sono molte di più le ricercatrici italiane che si affermano ai massimi livelli». Così il Presidente del Consiglio Mario Draghi, in visita ai laboratori del Gran Sasso. Palazzo Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev