Caso scontrini, Ignazio Marino assolto in Cassazione

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Il fatto non sussiste. La Cassazione assolve Ignazio Marino dall'accusa di peculato e falso per la vicenda degli scontrini delle cene di rappresentanza quando era sindaco di Roma. Si trattava di una somma di circa 12mila euro, sborsata tra il 2013 e il 2015. I giudici della Suprema Corte hanno annullato senza rinvio la sentenza di condanna a due anni di reclusione da lui ricevuta in appello. «Hanno vinto la verità e la giustizia. Ma rimane una ferita per la democrazia che non si rimargina», commenta amaro l'ex primo cittadino della Capitale. «Felice per la sua assoluzione, il tempo è galantuomo», scrive in una nota il segretario Pd, Nicola Zingaretti.