«Smentisco taglio al deficit, resta al 2,4%», diceva il 20 ottobre scorso il vicepresidente del Consiglio e ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi prima del Consiglio dei Ministri: «A nome del governo smentisco che si sia pensato a una riduzione del deficit che resta al 2,4%. Se dovessimo ridurlo non avremmo la riforma alla Fornero, il reddito di cittadinanza». Un mese e mezzo dopo il premier Giuseppe Conte ha offerto al presidente della Commissione Ue Juncker una riduzione del deficit al 2,04 %.
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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