«Noi non abbiamo dei pregiudizi. Per andare a votare occorreranno alcuni mesi. Nel frattempo bisogna fare, lavorare, e noi ci siamo, siamo a disposizione. Il problema non sono i nomi. Lo dico a Mario Draghi qualora fosse in collegamento. Per la Lega vengono prima le idee, i progetti. Non Draghi, Cottarelli, Cartabia...». Così Matteo Salvini, nel corso di una diretta Facebook. «Noi non diciamo i sì o i no a pacchetto chiuso. Detto questo chiunque voglia governare il Paese da domani al voto se vuole il consenso della Lega deve impegnarsi al taglio delle tasse, a una riapertura in sicurezza delle scuole, alla pace fiscale e alla rottamazione delle cartelle, alla difesa di quota 100 a fare un piano vaccinale serio», aggiunge il leader del Carroccio. (LaPresse)
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