Casaleggio: «Da garante privacy attacco politico». Soro risponde: «Mia indipendenza nei fatti»

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La vicenda della multa del Garante della privacy all'associazione Rousseau «penso ci dica solo una cosa, che a capo dell'Authority non può starci un ex capogruppo del Pd, ma neanche un politico in generale, ci deve essere un professionista che mantenga la propria autonomia». Lo afferma Davide Casaleggio a margine di Sum. «Mi sembra che sia chiaro» che da parte del Garante «ci sia stato un attacco politico», sottolinea.

Casaleggio ha ricordato come le notizie sull'istruttoria del Garante siano arrivate prima ai giornali che all'associazione stessa.«E il fatto che sia stata comunicata nel giorno di una votazione importante, nonostante questa istruttoria stesse andando avanti da mesi... tutto questo mi sembra un chiaro attacco politico», sottolinea Casaleggio. Inoltre, spiega il figlio del «guru» del M5S, in quel «foglio c'è qualcosa che riguarda qualcosa che non è più in essere: oggi c'è una nuova piattaforma che è totalmente diversa da quella descritta in quella lettera».


«Non ho intenzione di fare polemica con alcuno, né ho bisogno di dimostrare la mia indipendenza di giudizio né quella delle mie colleghe nell'esercizio del mandato del Garante. Un'esperienza che nei sette anni passati si è misurata sul terreno della tutela dei diritti e del contrasto alla loro violazione. Ne fanno fede i provvedimenti per chiunque facilmente accessibili». Così Antonello Soro replica alle critiche di Davide Casaleggio sulla multa all'associazione Rousseau. «Se il dottor Casaleggio ha rilievi da muovere può ricorrere, come previsto dalla legge, al giudice ordinario», conclude il Garante.