Pio e Amedeo: «Al cinema siamo un po' più corretti. Ma non con Fedez»

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Pio e Amedeo, i politicamente scorretti della tv, sbarcano al cinema. con l storico regista dei successi di Checco Zalone pugliese come P&A, Gennaro Nunziante, aprono l’anno della speranza dei cinema italiani e dal 1 gennaio sono in sala con Belli Ciao. Accettano di sottoporsi prima delle vacanze e di una probabile Dad 2022 l’Interrogazione del vicedirettore del Messagero, Alvaro Moretti. E raccontano la loro svolta cinematografica, rivelano segreti e rinfocolano qualche polemica. Fedez? Ne parlano, sì, dopo le polemiche social dei mesi scorsi.
Un Nord vs. Sud, nel film di Pio e Amedeo che anche nella realtà nati quasi all’unisono all’ospedale di Foggia, ora vivono come i personaggi del film uno in un paese dell’Appennino dauno e l’altro a Milano. “Una specie di comunità di recupero per meridionali che a Milano si sono integrati poco”, dicono. Un film in cui "dopo il ritorno a Felicissima Sera con la nostra scorrettezza, prendiamo un altro profilo”.
"Abbiamo scelto Nunziante per iniziare un percorso, lui ci ha fatto capire che il cinema è soprattutto la storia che racconti. E che il film del comico legato ai propri cliché al cinema non lo puoi fare. Non è la tv, questa".

 



I ricordi di Foggia e Zeman, "di quando Zdengo non aveva la badante…" Poi i cori degli ultrà rivisitati che dai villaggi turistici alla tv locale, arrivano alle Iene. E il giro del mondo con Emi-Gratis: gli underdog della comicità che si prendono la prima serata, Sanremo con Baglioni, un film con Proietti e - sopratuttto - share da oltre il 20 per cento. Un fenomeno. 
“Noi abbiamo la leggerezza di pensare che il pubblico capisce la nostra onestà. Noi populisti? Noi lo eravamo da anni prima che lo diventassero i politici; ma è stato un colpo di culo essere a Felicissima Sera proprio in prima serata proprio quando il populismo prendeva piede. Ed è stata la politica a usare noi e non viceversa: nella storia succedeva sempre il contrario. Noi eravamo orgogliosamente mediocri politicamente, perché politicamente non siamo destra o sinistra. Noi siamo ad Est… Per Foggia non per altro".
Nati il 20 e il 25 agosto del 1983. "Vi mostriamo la foto delle nostre madri vicine di letto che ci tengono in braccio: l'abbiamo scoperto anni dopo questo nostro primo incontro in fasce". Poi il ricordo dell'ultima super-polemica con Fedez: "Abbiamo anche fatto un video clip con lui, ma la verità è che apparteniamo a due mondi opposti. La ricerca ostinata e continua del consenso sui social non è cosa che ci appartiene - dice Amedeo -, per dirla tutta: se io e lui manchiamo di casa per due settimane al rientro penso che lui accenderebbe il cellulare per fare una story con i figli su TikTok e io invece lo spegnerei per due giorni. Eppoi tutto quel casino contro un povero funzionario Rai per il Primo Maggio: tu sei Fedez, puoi salire sul palco del Primo Maggio e dire quello che vuoi senza chiedere il permesso. Noi non lo abbiamo chiesto. E comunque è lui che ha litigato con noi, non viceversa". Belli Ciao, allora, anche se all'uscita del giornale trovano proprio il cartellone della serie sui Ferragnez.